Il Campidoglio ha scelto di premiare chi assume ex detenuti, ex tossicodipendenti, persone disabili o con disagio mentale, persone che per avanzata età anagrafica. Ovvero coloro che sono tagliati fuori dal mondo del lavoro, donne vittime di violenza o tratta, rifugiati politici. Sono alcune categorie di persone fragili la cui assunzione, all’interno di una impresa, potrà essere considerata una “miglioria”, da valutare in caso di parità di punteggio, nelle gare o appalti di Roma Capitale.
È quanto prevede una Memoria approvata dalla Giunta Capitolina. “Nessuno deve rimanere indietro. È nostro impegno e responsabilità costruire una comunità inclusiva, in cui tutti possono avere un’opportunità o una nuova occasione lavorativa. L’idea è nata dalla necessità di ‘chiudere il cerchio’ avviato con il progetto ‘Mi riscatto per Roma’ sviluppato con il Ministero della Giustizia per favorire il lavoro dei detenuti nella cura del verde pubblico e delle strade di Roma”.
“Abbiamo voluto prevedere una possibilità concreta per chi, durante la pena, si è davvero impegnato in favore della nostra città e, alla fine della pena, si reinserisce nella società. Da qui ad estendere questa misura in favore delle altre categorie di persone fragili e vulnerabili, il passo è stato breve”, dichiara il sindaco Virginia Raggi.
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