La Casa di Carta appassiona i romani
E’ una delle serie di successo mondiale. Si tratta de La Casa di Carta, basata sulle avventure della squadra di rapinatori guidata da El Profesòr Sergio Marquina/Salvador Martin. La serie è tra le più amate dal pubblico televisivo, anche da quello romano. Ideafiorente.com ha dedicato un approfondimento molto interessante su La Maschera di Salvador Dalì” che, insieme alla tuta rossa ed all’inno partigiano, “sono i capisaldi che contraddistinguono la serie”.
Il news Magazine di approfondimento, guide, notizie e suggerimenti si sofferma sul fatto che uno dei simboli della produzione tv era a “rischio di sparizione dalla serie per una denuncia pubblica della fondazione Salvador Dalì che reclamava i diritti di immagine della maschera che riproduce il volto dell’artista di Figueres. L’uscita della fondazione aveva messo a rischio la conferma del simbolo nella terza stagione. Poi però è comparsa nella prima mondiale di Madrid, con il cast che ha sfilato insieme alla produzione di Netflix per il lancio della Terza Stagione in onda da questa estate”.
La Maschera de La Casa di Carta
Il simbolo della serie è stato protagonista anche della proiezione pubblica dei primi due episodi in Piazza Affari a Milano. Cosa Significa esattamente nella Serie la Maschera di Salvador Dalì? Lo spiega il sito di informazione in un articolato post. “Quel simbolo raffigura il centro del surrealismo del novecento, un’icona di stile e simbolo d’arte in tutte le sue sfaccettature, scultura, pittura, fotografia, cinema”.
Alvaro Morte ha parlato di simbolo della Resistenza, “una spinta alla ribellione dei ceti minori, dei dimenticati, dei reietti della società, che si elevano in missione contro il potere grande, rappresentato dapprima dalla Zecca di Stato e successivamente dalla Banca di Spagna, e complessivamente contro il Governo centrale, la Polizia e tutto il Sistema”.
Un messaggio anti sistema che piace ai telespettatori. “Il Professore parla dell’identificazione dei telespettatori – si legge sul portale – con lo spirito della Resistenza, della sensazione che il piccolo può farcela, e combattere contro tutto e contro tutti, che ha una possibilità. In fondo per il Professore la maschera rappresenta la possibilità di recupero da ogni ingiustizia”.
Pedro Alonso, interprete di Berlino, la racconta come un simbolo che “identifica Dalì e che ad un certo punto diventa il centro di una resistenza e di passione nell’azione che il gruppo mette in tutta la missione”. Invece Raquel Murillo ne fa “un tutt’uno con l’estro di Dalì, la follia, che si instilla quando indossi la maschera”. Rodrigo de la Serna (interprete di Palermo) evidenzia come “un oggetto di consumo di massa, rappresenta un artista che durante il suo operato lavorava per soddisfare le masse con la sua arte”.