La parodontite è una malattia infiammatoria cronica su base infettiva che colpisce i tessuti di supporto del dente, ovvero l’osso e la gengiva. Si può sviluppare, in soggetti predisposti, come evoluzione della gengivite.
La causa principale è la placca batterica. La cura della parodontite si basa sulla rimozione professionale dei depositi duri e molli presenti all’interno delle tasche parodontali.
Negli stadi più avanzati, dopo avere messo sotto controllo l’infezione, possono essere necessarie terapie più avanzate per correggere i difetti lasciati dalla malattia o per sostituire elementi dentari mancanti.
La chirurgia parodontale può essere necessaria nel caso in cui dopo la terapia non-chirurgica non si siano raggiunti completamente gli obiettivi del trattamento, che sono assenza di tasche patologiche, assenza o riduzione del sanguinamento gengivale e della placca batterica.
La terapia chirurgica permette di avere un migliore accesso alle superfici radicolari e di rimuovere eventuali residui di placca e tartaro.
Inoltre permette di migliorare l’anatomia dei siti colpiti dalla malattia parodontale, facilitando le manovre d’igiene orale per il paziente.
In alcuni casi selezionati è addirittura possibile effettuare terapia rigenerative dei siti compromessi, stimolando l’organismo a “ricreare” i tessuti parodontali andati perduti.
I progressi nel settore sono notevoli e, grazie anche alle nuove tecnologie, sono rapidi. Ecco perché serve frequentare dei corsi teorico-pratici come quello in Terapia Parodontale di Maurizio Silvestri e Giacomo Piacentini, i due chirurghi che hanno gentilmente fornito supporto scientifico per la stesura di questo articolo.
Il corretto bilanciamento tra teoria e pratica del percorso di studi copre diverse aree tematiche:
Per completare il quadro parliamo di un tipo particolare di chirurgia del parodonto: quella rigenerativa.
Il fine di qualsiasi trattamento medico e chirurgico è sempre il restituire al paziente il benessere ripristinandone lo stato di salute ottimale. Questo vale naturalmente anche nella chirurgia parodontale e, soprattutto negli ultimi anni, la ricerca si è posta l’obiettivo di non limitarsi soltanto alla rimozione dei tessuti infetti, ma anche di ricostruire il tessuto parodontale intorno ai denti ammalati.
I risultati raggiunti sono davvero incoraggianti, anche se bisogna tener presente che la chirurgia rigenerativa parodontale permette di operare solo in condizioni anatomiche ben precise: la situazione clinica viene attentamente valutata dal chirurgo, che stabilisce se ci possono essere le condizioni per poter effettuare questo tipo di intervento.
Si possono usare differenti biomateriali per gli interventi di chirurgia parodontale rigenerativa:
Al termine di questa fase della terapia, i pazienti devono seguire scrupolosamente le istruzioni d’igiene domiciliari che gli vengono fornite e sottoporsi a sedute d’igiene professionale dal parodontologo e dall’igienista dentale per mantenere i risultati ottenuti.
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