Una crisi di governo latente: non basta tagliare i parlamentari, servono ricette economiche
Il governo giallorosso versa in una crisi latente. Scarsa unità, vedute diametralmente opposte. Un mix probabilmente peggiore di quello gialloverde. Se la Lega di Matteo Salvini provava a conciliare con le richieste grillini, nel Conte bis i partiti azionisti del Governo se le danno di santa ragione. A pagarne le spese sono gli italiani. L’onorevole Edmondo Cirielli, esponente di spicco di Fratelli d’Italia, in un’interessante intervista ha evidenziato come “il governo si illude se pensa di tirare a campare dopo l’approvazione del taglio dei parlamentari”. Il Questore della Camera, deputato di Fdi, evidenzia come “l’imbroglio dei M5s e del Pd é consistito proprio nell’aver usato” il taglio dei parlamentari, “riforma che doveva andare nella direzione di dare risposte all’opinione pubblica rispetto all’efficienza della politica, allo scopo di mantenere le poltrone”.
Il politico di lungo corso osserva che “il governo rimane in piedi se riesce a dare risposte alle tematiche importanti. La prima è il lavoro , in particolare quello dei giovani, soprattutto nel meridione d’Italia, e poi la sicurezza, il sostegno alle forze dell’ordine che ormai combattono una lotta impari contro la delinquenza. E ancora, l’immigrazione che mette in crisi la convivenza sociale e pacifica nel nostro Stato”. L’Italia attraversa una grave crisi economica, il debito pubblico aumenta. “E pensano di usarlo per finanziare le marchette politico-elettorali. Pd e M5s hanno poche idee confuse e non vanno neanche d’accordo su quelle poche che hanno” rincara la dose il parlamentare campano.
Gli italiani chiedono a gran voce di tornare a votare e i sondaggi vanno nella direzione di un governo di centrodestra dove Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, rappresentino le istanze dell’Italia del fare. I sondaggi premiano Fratelli d’Italia, stabilmente avanti a Forza Italia. “Fa piacere vedere che viene premiata la coerenza di Giorgia Meloni e del nostro partito” sottolinea Edmondo Cirielli. Sei anni addietro il partito delle Meloni partiva dall’1,9%, alle successive Europee era al 3,6, al 4,4 delle politiche, sino al 6,4 delle ultime europee. Tutti i sondaggi danno Fdi tra l’8 e il 9%. “Noi siamo convinti di essere già al 10%” afferma il Questore della Camera. “A premiarci sono le posizioni di una destra sociale, istituzionale, legalitaria con una profonda attenzione alle dinamiche sociali ed economiche. Le nostre idee su temi come l’immigrazione clandestina, la sicurezza, il rispetto delle forze dell’ ordine e delle forze armate, ci hanno fatto conquistare il cuore di tanti elettori”.
Tornando al taglio dei parlamentari, che dovrebbe entrare in vigore, nella prossima legislatura, l’esponente di Fratelli d’Italia, sottolinea come servano altre misure. “La riduzione dei parlamentari non è la panacea di tutti mali. Ma è un segnale ai cittadini che il Parlamento vuole essere più efficiente e moderno. Ma questa riforma da sola non basta. Noi vogliamo l’elezione di chi governa, l’elezione dell’esecutivo con una riforma che abbiamo intitolato come l’elezione del presidente della Repubblica. Vogliamo rendere possibile eleggere un presidente della Repubblica alla francese, che governa e nomina il governo e risponde immediatamente alle esigenze dei cittadini per dare un peso più forte agli elettori in un momento di sfilacciamento istituzionale”.