Lazio: numeri e sogni da grande
Il campionato di Serie A di quest’anno ci ha regalato non poche sorprese: moltissime piacevoli, altre meno. Digerita definitivamente la coabitazione con lo strumento tecnologico del VAR, entrato ufficialmente “in campo” quest’anno nei maggiori campionati europei e in Champions, la Serie A ha “riabbracciato” Zlatan Ibrahimovic, tornato al Milan a gennaio, e ha accolto il figliol prodigo Balotelli, ma la sorpresa più grande è che in Serie A ci siano altre pretendenti al titolo oltre alla “solita” Juventus. Fra queste, oltre all’Inter di Conte e della coppia d’attacco stellare Lukaku-Lautaro, c’è la Lazio di Inzaghi, che sta mettendo pressione alle due “big” del campionato infrangendo record dopo record sia a livello di squadra che individuale: su tutti Immobile, Luis Alberto e Caicedo, ognuno dei tre per motivi e statistiche differenti.
Caicedo e Immobile: garanzia per divertimento, fantacalcio e scommesse
In campionato l’attacco della Lazio è secondo solo a quello dell’Atalanta, che ha però distribuito “peggio” i suoi goal: 14 goal solo in due partite con Udinese e Torino, ad esempio, mentre i biancocelesti hanno una maggiore continuità. Indiscussi protagonisti della stagione della Lazio sono Immobile e Luis Alberto, metaforicamente il primo la freccia, mentre il secondo l’arco da cui partono numerosissimi assist per l’attaccante della nazionale. Ma il “re” dei goal decisivi è Caicedo, non soltanto autentico maestro a entrare subito in partita quando viene chiamato in causa da Inzaghi, ma assolutamente “unico” nel risolvere le partite nei minuti finali, di partita o di primo tempo, il che lo fa diventare un vero e proprio “cavallo di razza” su cui puntare per le scommesse in tempo reale e vera manna dal cielo per i giocatori del fantacalcio e per gli amanti delle statistiche. Memorabili i suoi goal da tre punti a Sassuolo, al 91 esimo, a Cagliari, al 98 esimo e con il Parma, sebbene non fosse finale di partita, ma di primo tempo, al 41 esimo, oltre al goal del 3-1 e della sicurezza nel big match dell’Olimpico contro la Juve al 95 esimo. La capacità di essere decisivo a partita iniziata sembra essere davvero la sua caratteristica maggiore, tanto che molti tifosi della Lazio scherzano, ma neanche tanto, sul fatto che la “zona Cesarini” debba essere ribattezzata “zona Caicedo”.
Qualificazione alla Champions e scudetto
Per ciò che concerne la qualificazione ai preliminari di Champions League, la squadra del presidente Lotito non dovrebbe avere particolari problemi, salvo un calo negli ultimi tre mesi di campionato. Il discorso che invece si fa sempre più interessante è la lotta scudetto, nella quale la Lazio si è inserita di diritto scrollandosi di dosso anche il ruolo di “outsider”: la Lazio è lì, gioca meglio di tutte, diverte e vince. Lo stesso Simone Inzaghi ha preso coscienza del ruolo che la sua squadra ricopre in questo momento nel campionato italiano e non sembra volersi più nascondere, nonostante una rosa nettamente inferiore per numero e qualità. Non si tratta di un demerito per la presidenza che va anzi ampiamente lodata, ma è questione di numeri: il valore della rosa della Lazio ammonta a 326 milioni di euro, quello della rosa della Juventus è invece di 762 milioni, seguita da quella dell’Inter a 683 milioni.
La Lazio di Inzaghi sembra essere giunta al suo zenit: ad aprile sarà esattamente il quarto anno che il mister e gran parte della rosa sono insieme, lavorando instancabilmente su quel 3-5-2 tanto caro al tecnico di Piacenza e danno spettacolo su tutti i campi d’Italia. Un’unica nota negativa è forse non essersi mai espressa ad alti livelli in Europa, ma l’opportunità giusta potrebbe giungere presto l’anno prossimo con la Champions League.