Lo sport capitola e non assegna gli scudetti
Se il calcio punta tutto sulla ripartenza, gli altri sport capitolano e non assegnano gli scudetti. Nulla da fare per volley e basket che concludono in anticipo i campionati. Nessuno, nemmo bookmakers prestigiosi come bet2u, avrebbero potuto pronisticare un esito simile.
La Fipav (Federazione italiana pallavolo) ha condotto una riflessione sulla perdurante situazione emergenziale connessa alla pandemia di Covid-19. Pertanto ha decretato la conclusione definitiva di tutti i campionati pallavolistici di ogni serie e categoria. “La Fipav – si legge nel comunicato – ritiene pertanto conclusi senza assegnazione degli scudetti, delle promozioni e delle retrocessioni tutti i campionati nazionali, regionali e territoriali. E’ stata inoltre dichiarata conclusa tutta l’attività sportiva legata alla disciplina del Sitting Volley”.
Stessa sorte anche per la pallacanestro. La serie A e la serie A2 di basket sono concluse. Dopo la chiusura anticipata dei campionati di serie B, della A1 e A2 femminile e di tutte le serie regionali e nazionali dilettanti, la Fip “constatata la permanente emergenza epidemiologica da Covid-19 su tutto il territorio nazionale e considerato che dai DPCM e dalle Ordinanze emesse, fino a questo momento, dal Governo e dalle Regioni non emergono date certe circa la possibilità di ripresa dell’attività sportiva in condizioni di totale sicurezza” ha deciso di “dichiarare conclusi i due campionati”.
Quindi lo scudetto del basket non viene assegnato, così come ha stabilito la Federazione, concorde il presidente della Fip Petrucci. “Tutti si sono allineati sul buonenso, mi auguro che non arrivino lamentele da parte di alcune società, ma se dovessero arrivare, anche noi abbiamo i nostri legali”, sottolinea Petrucci. “E’ una decisione amara, un’interruzione storica, del resto non abbiamo mai vissuto una pandemia del genere”.
La Lega del mondo del basket evidenzia come “non si può pensare che si svolgano gare di basket sul territorio nazionale, ed in particolare nelle zone geografiche più colpite dall’epidemia. Dal Governo, dalle Regioni e dalla scienza, inoltre, arrivano precise e stringenti indicazioni che riguardano il distanziamento sociale. Misure impossibili da attuare per uno sport di contatto come la pallacanestro. E’ noto, altresì, che molte Società hanno autorizzato la partenza verso il loro Paese di origine di molti atleti di cittadinanza straniera. E’ dovere, quindi, della FIP assumere ogni iniziativa che possa tutelare le proprie affiliate ed i propri tesserati. Dichiarare conclusa l’attuale stagione sportiva permette ai club ed ai tesserati di adottare tutti quei comportamenti necessari ad evitare ulteriori costi da sostenere in assenza di attività”. “La FIP ritiene di adottare questo provvedimento anche in considerazione dell’impossibilità di disputare le gare alla presenza di migliaia di appassionati, patrimonio fondante del movimento cestistico italiano”.
A 12 turni dalla fine della stagione regolare, in Serie A guidava la Virtus Bologna con 6 punti di vantaggio su Sassari. In coda, in zona retrocessione Pesaro, ultima con appena 2 punti, e Trieste, distante appena 2 lunghezze da Pistoia e dalla Virtus Roma.
In A2, al momento della sospensione, il campionato, diviso in 2 gironi (Est e Ovest), si trovava a 2 giornate dalla fine della stagione regolare. Poi ci sarebbe dovuta essere una seconda fase ad orologio di altre 6 gare con gare incrociate tra squadre dei due gironi. Quindi le prime 8 dei 2 raggruppamenti avrebbero avuto accesso ai playoff che avrebbero dovuto stabilire, dopo quarti, semifinali e finali al meglio di 5 gare, le 2 promosse in serie A. Al momento della sospensione in testa al girone Est c’era Ravenna, con 6 punti di vantaggio su Forlì, e, a Ovest, Torino, con 4 lunghezze di vantaggio su Agrigento e Monferrato. In zona retrocessione c’erano Orzinuovi da un lato e Bergamo dall’altra con Caserta e Roseto a Est e Eurobasket Roma e Capo d’Orlando a Ovest che avrebbero dovuto disputare l’ipotetico playout per evitare di scivolare in B.