22 Settembre 2023
Economia e Finanza

La Silicon Valley italiana nasce a Roma

Dalla riqualificazione di un mulino industriale nasce un’area per professionisti, start-up e imprese della new econonomy. Gli ex Mulini Biondi rinascono grazie al modello coworking. Un vecchio mulino industriale, caduto in disuso negli anni ‘50 e rientrato nel progetto di recupero urbano dell’area del Porto Fluviale, che oggi rappresenta un polo di idee e sviluppo. Nei 1500 metri quadrati degli ex Mulini Biondi è nato Wire, il nuovo Coworking Space di Roma che aggrega talenti incoraggiandone la crescita e il successo professionale, il networking e la condivisione di idee.

Un mix di spazi funzionali al lavoro, al tempo libero e alla socialità: 120 postazioni, 10 uffici privati utilizzabili con soluzioni flessibili, 9 meeting rooms, palestra e spogliatoi, play room, due caffetterie, area relax. Un’arena e un palco per gli eventi. Tutto completamente plastic free ed eco friendly. Wire si pone come spazio aggregante per aziende, startup e professionisti, ma anche come luogo aperto alla città.

Nei suoi 1500 metri quadrati all’ombra del Gazometro alcune postazioni saranno riservate per quegli studenti che non hanno modo di seguire la didattica a distanza e un ambiente sarà dedicato alla Kids Room, per i bambini che “accompagneranno” i genitori a lavoro. Tante le start-up presenti nell’area. Al secondo piano ci sono le postazioni di Condexo, startup nel campo del prop tech nata con l’obiettivo di semplificare la vita di amministratori e condomini attraverso la gestione integrata del condominio; c’è poi Quaestiones, la community che dal 2000 raccoglie domande, appunti e pagelle dei professori per aiutare gli studenti universitari nella preparazione degli esami e Sportito, piattaforma di fantasy sport che dopo essersi affermata in Inghilterra è sbarcata anche in Brasile, Messico e India.

Al pianterreno Ballerette, il prestigioso marchio di ballerine made in Italy che ha conquistato tutto il mondo. “Con l’apertura di Wire rinasce un pezzo di città: un mulino industriale dei primi del ‘900 riconvertito in un ambiente confortevole e sano in cui si incontrano idee e talenti che tra loro creano sinergie e ampliano le proprie opportunità di business. Un polo di attrazione – ha sottolineato Lucrezia Maisto, Office Manager di Wire – anche per imprese straniere, venture capital e investitori internazionali. Perché Roma si affermi come una capitale europea competitiva e ambita”. Investitori della riqualificazione degli ex-Mulini sono tre investitori privati: Gianluca Ricci, Riccardo Mittiga e Tommaso Gamaleri. Inoltre nella stessa area a Roma, quella del Porto Fluviale, sono previsti altri interventi di riqualificazione di altre strutture, sempre con l’obiettivo di ospitare start-up. Wire aprirà il 22 settembre dalle ore 10. Il 22 e 23 settembre gli open days di Wire durante i quali sarà possibile visitare gli spazi e prendere parte agli eventi organizzati per parlare del recupero di un sito storico della città, lavoro, innovazione e smartworking con istituzioni, esperti e manager di aziende di prestigio.
Il 23 l’incontro di startup e studenti con gli investitori internazionali.