Nessuna commissione per i pagamenti elettronici fino a 5 euro
È l’accordo di massima raggiunto al tavolo governo-banche sugli incentivi per favorire la buona riuscita del piano cashless. La riunione a Palazzo Chigi, alla quale hanno partecipato, dal lato degli operatori, American Express, Nexi, PostePay, Satispay, Unicredit, Banca Sella, Bnl, Paytipper, BancomatyPay, Sumup e Diners, si è concentrata anche sul piano di comunicazione delle iniziative del governo per promuovere un uso maggiore dei pagamenti elettronici e una riduzione di quelli in contante. L’accordo per la riduzione delle commissioni dovrebbe basarsi su un’adesione volontaria delle banche, per evitare l’intervento dell’Antitrust.
Il governo ha già registrato un sostanziale consenso sull’iniziativa. Ci sono istituti che tra l’altro si sono mossi per proprio conto, come Intesa Sanpaolo, che ha già tagliato dall’inizio di settembre le commissioni per i pagamenti su Pos fino a 10 euro. E altri che hanno aderito a iniziative per promuovere il commercio colpito dal Covid. Lo ha fatto per esempio il Monte dei Paschi di Siena, a favore dei piccoli esercenti loro clienti, attraverso Nexi, hanno beneficiato di una riduzione delle commissioni sulle transazioni di piccolo importo.
Ci sono anche diverse banche che preferirebbero affrontare la questione del taglio delle commissioni non in modo generalizzato, ma mediante accordi commerciali con segmenti specifici di clientela. In linea di massima si registra un’ampia disponibilità sulla questione, anche se sembra esclusa la possibilità di arrivare a cifre più alte. Si era parlato di un taglio per i pagamenti fino a 25 euro, il tetto vigente per i pagamenti con carta contactless senza digitare il Pin. Ma sembra da escludersi che si possa arrivare a una cifra del genere, che per i commercianti rappresenta invece un tetto più che ragionevole.