È possibile usare il web e i social media come luogo di preghiera? Per la diocesi di Roma la risposta è sì. Con la Quaresima 2021 – in cui sono limitate le occasioni di incontro dal vivo per i fedeli – è nato il progetto ViaCrucis.live, promosso dall’Ufficio Comunicazioni sociali del Vicariato insieme a LabOratorium. Ogni venerdì, alle ore 15, don Stefano Cascio, parroco di San Bonaventura da Bagnoregio, prega le stazioni della Via Crucis su YouTube e su Facebook insieme a una persona diversa, scelta come «rappresentante delle categorie che, durante quest’anno, hanno davvero vissuto e sperimentato una “Via Crucis”», spiega il sacerdote.
«L’idea che c’è dietro al progetto – sottolinea don Cascio a diocesidiroma.it – è far capir che i luoghi digitali possono diventare anche luogo di preghiera. Alle 15 di ogni venerdì ci si può fermare, ovunque ci si trovi, e pregare questa Via Crucis, magari grazie al proprio cellulare. O ancora ci si può tornare nei giorni successivi. Ad ogni storia, poi, è abbinato un luogo significativo».
L’iniziativa è prodotta da LabOratorium di don Alberto Ravagnani e Giulio Gaudiano. Si tratta di una «una community di giovani tra i 15 e i 30 anni – spiega Gaudiano, che è fondatore e amministratore delegato di YouMediaWeb – che insieme impara a utilizzare gli strumenti del digitale in maniera consapevole per portare la propria esperienza di vita e di fede, per riuscire ad annunciare il Vangelo in maniera adatta al mondo di oggi». Sotto la protezione di Carlo Acutis, prosegue, «questi ragazzi arrivano così a colonizzare il “sesto continente”, quello digitale. Gesù ci invita ad annunciare il Vangelo fino ai confini della terra, quindi bisogna abitare anche il nuovo continente digitale».
Il progetto è iniziato «nell’anno della pandemia – spiega don Ravagnani – e si propone di rispondere, con le sue proposte, a una grande solitudine che i ragazzi possono vivere all’interno del mondo digitale». LabOratorium ha prodotto “DonCast” e “Il Vangelo del giorno”, e adesso la ViaCrucis.live con la diocesi di Roma. «LabOratorium è di fatto un laboratorio di comunicazione e di relazioni buone ispirate al Vangelo», conclude il sacerdote.
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