29 Novembre 2023
Medicina, Salute, Benessere

La chirurgia dell’obesità registra un incremento esponenziale

In Italia la chirurgia dell’obesità ha marcato un incremento esponenziale, passando dai 7.645 interventi del 2012 agli oltre 25 mila stimati per il 2022 (+300%). Questo è legato all’elevata prevalenza della malattia, che colpisce un italiano su dieci, ai risultati ancora insufficienti delle terapie comportamentali e allo scarso ricorso alle terapie farmacologiche più moderne.

Per diffondere una conoscenza la Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche e la sua Fondazione hanno lanciato la prima Giornata della Chirurgia Bariatrica. Nonostante ogni sforzo per selezionare attentamente i malati da sottoporre all’intervento chirurgico, esiste una richiesta molto elevata da parte della popolazione e un’impossibilità del sistema di rispondere alla domanda assistenziale. Non è raro che i malati lamentino e di essere esclusi nei fatti dalla possibilità della cura, specie nelle regioni che hanno operato un taglio di posti letto e di risorse. Tutto questo ha condotto al fenomeno della migrazione sanitaria.

Alla base di tutti questi fenomeni è una scarsa conoscenza del problema obesità, della necessità di affrontarla in un’ottica multidisciplinare, delle potenzialità del trattamento chirurgico, dei suoi effetti, dei rischi e dei benefici. Con la Bariatric Surgery Day (BSDay), spiega il presidente della Sicob, Marco Antonio Zappa, “vogliamo diffondere la conoscenza della Chirurgia dell’Obesità nella popolazione generale, in particolare fra i portatori di obesità, sia coloro che si accingono all’intervento sia coloro che ne hanno beneficiato e sono alla prese con il percorso riabilitativo post-operatorio”.

“I protagonisti del BSD saranno i pazienti con le loro storie di sofferenza e di riscatto – dichiara Diego Foschi, presidente Fondazione SICOb. – Raccoglieremo le loro testimonianze e le renderemo pubbliche, affinché divengano elementi di stimolo per chi affronta questo percorso terapeutico”.