HACCP: tutto ciò che c’è da sapere al riguardo
Con il mondo del lavoro ad avere sempre più attenzioni nei confronti del benessere di consumatori e dipendenti, la priorità di moltissimi imprenditori deve essere proprio quella di investire in questo aspetto. Si tratta di un paradigma che richiede non poche attenzioni, anche a fronte delle svariate normative vigenti in materia, rinnovate ogni qualvolta ce ne sia necessità. Insomma, chi si approccia a settori particolari come quello alimentare, ad esempio, deve tenere conto di numerosi aspetti e, in primis, conoscere l’HACCP e la sua importanza per le attività che sono coinvolte nella filiera produttiva e distributiva di alimenti e bevande.
Insomma, chi si immerge in questo contesto deve conoscere ed applicare tutte le direttive relative all’igiene e alla sicurezza alimentare, trattandosi di un vero e proprio requisito necessario per tutte le figure professionali che interagiscono con il settore di riferimento. Le regole in oggetto interessano un ampio range di profili: dagli agricoltori agli autotrasportatori.
Appare chiaro, dunque, alla luce delle premesse, come il grado di conoscenza e di approfondimento della materia in questione possa essere mutevole in funzione delle responsabilità e del micro-settore nel quale si è coinvolti. Comunque sia, chi intende lavorare nell’industria alimentare deve assolutamente conseguire un certificato HACCP, su cui scopriremo i dettagli nelle prossime righe. Intanto, vi segnaliamo che gli imprenditori che intendono investire in formazione sotto questo punto di vista possono avvalersi dei servizi di numerosi centri specializzati. Per questo motivo, chi è in cerca di corsi Haccp a Roma, ad esempio, non avrà difficoltà a trovarli, così come in qualsiasi altra città d’Italia.
HACCP, le info importanti al riguardo
Quando si parla di certificato HACCP si fa riferimento ad un attestato che è possibile conseguire dopo aver frequentato un corso apposito. Quest’ultimo permette di acquisire e, successivamente, di dimostrare il possesso delle conoscenze nell’ambito della microbiologia, della conservazione degli alimenti e dell’igienizzazione di strumenti e strutture, oltre a tutte le skill che riguardano la materia che si interessa dell’igiene alimentare in funzione delle leggi applicate in Italia e in Europa.
Entrando nel merito della questione con un approccio più tecnico, possiamo scoprire come l’acronimo HACCP stia per Hazard Analysis Critical Control Point che, tradotto in italiano, corrisponde all’Analisi dei Rischi e Controllo dei Punti Critici. L’HACCP, dunque, non è altro che un sistema di controllo che è relativo alla produzione di alimenti osservando i parametri di sicurezza stabiliti dalla legge e garantendone la commestibilità.
In ambito legislativo, l’HACCP viene disciplinato dal Decreto 193/07. Secondo la normativa vigente è prevista un’attività di autocontrollo in termini igienici in tutti gli esercizi pubblici e nelle industrie che gravitano attorno all’ambito alimentare. Nella fattispecie, si afferma che il responsabile dell’azienda garantisca un livello adeguato di igienicità nei processi che interessano la fabbricazione, la trasformazione, il confezionamento, il deposito, il trasporto, la distribuzione, la preparazione, la manipolazione, la vendita e la somministrazione di prodotti alimentari.
Piani di autocontrollo HACCP, cosa sapere
Come abbiamo visto, le direttive in merito all’igiene nell’industria alimentari sono diverse e mirano a fornire standard di sicurezza che garantiscono al consumatore la commestibilità e la qualità degli alimenti che acquistano.
Le industrie che sono tenute a redigere un piano di autocontrollo devono rispettare parametri che permettano l’identificazione dei rischi inerenti ai vari processi di produzione e distribuzione dei prodotti, oltre ad individuare le possibili fasi in cui eliminare o prevenire quest’ultimo, monitorando nel dettaglio ogni aspetto produttivo e definendo dei limiti di accettabilità che possono essere accettati dalla normativa vigente. Tutto questo si traduce nel predisporre le condizioni adeguate al funzionamento degli strumenti e delle attrezzature necessarie ad assicurare prodotti integri e di qualità al consumatore finale.