Bruxismo, cause, sintomi e rimedi e chi può aiutarti a Roma
Il bruxismo è una condizione caratterizzata dal digrignare involontario dei denti, che avviene sfregando l’arcata superiore contro quella inferiore o stringendo le mascelle con una certa forza. Questo fenomeno rappresenta una forma di parafunzione, poiché non ha una causa specifica, ma è spesso associato all’involontaria contrazione dei muscoli della masticazione. Il bruxismo è particolarmente frequente durante la notte, e molte persone potrebbero non essere consapevoli di soffrirne fino a quando non sperimentano i suoi effetti collaterali.
Tra i disturbi associati al bruxismo vi sono l’usura dei denti, il dolore alla mandibola e il mal di testa. Questi sintomi possono variare in gravità, ma è importante affrontare il bruxismo poiché, se non trattato, può causare danni significativi alla salute dentale e al benessere generale.
Un metodo comune per gestire il bruxismo è l’uso di appositi dispositivi chiamati “bite” o distanziatori. Questi ausili possono essere indossati durante la notte e aiutano a prevenire il contatto diretto tra i denti superiori e inferiori, riducendo così il digrignamento e la pressione esercitata sulle mascelle.
In alcuni casi, il bruxismo può essere così rumoroso da essere notato per la prima volta da un partner durante il sonno, il che sottolinea l’importanza di affrontare questa condizione per evitare complicazioni dentali e migliorare la qualità del sonno e del benessere generale.
Quanto può durare il bruxismo?
Il bruxismo è un fenomeno che può manifestarsi sia durante il sonno che nelle ore diurne. Contrariamente all’opinione comune, non è limitato solo al periodo notturno. Durante il giorno, il bruxismo può verificarsi anche quando una persona è completamente sveglia, ma spesso non ne è consapevole. Questa manifestazione diurna del bruxismo è spesso associata a situazioni di nervosismo e stress, anche se non è l’unico fattore scatenante.
Nel sonno, il bruxismo solitamente ha una durata di pochi secondi, ma può ripetersi più volte durante la notte. Gli studi indicano che il digrignamento dei denti tende a verificarsi, in genere, nella seconda fase del sonno. Anche se alcuni ricercatori hanno registrato il bruxismo durante la fase REM, sembra essere un evento relativamente raro.
In sintesi, il bruxismo può manifestarsi sia di giorno che di notte, ed è importante essere consapevoli di entrambe le situazioni al fine di gestire questa condizione in modo appropriato.
Cause Psicologiche del bruxismo
Il bruxismo, il cui termine deriva dal verbo latino “bruxare,” che significa stridere i denti, è una condizione che va ben oltre la mera azione fisica di digrignare i denti. Ha profonde implicazioni psicologiche e può essere interpretato come una manifestazione fisica di tensioni e conflitti interni. Ecco alcuni dei risvolti psicologici associati al bruxismo:
1. Tensione e Aggressività Non Espresse: Il bruxismo è spesso correlato a stati di tensione e aggressività che non vengono espressi in modo adeguato o consapevole. Le persone che soffrono di bruxismo possono trovarsi ad affrontare situazioni stressanti nella loro vita quotidiana e cercano, in modo inconscio, di sfogare queste tensioni attraverso il serrare dei denti.
2. Incanalamento di Energie Psichiche: Il digrignare dei denti può essere una modalità inconscia per incanalare le forze psichiche e le emozioni rese inespresse. Invece di affrontare direttamente queste emozioni, il bruxismo rappresenta un modo per cercare di contenerle o controllarle attraverso il corpo.
3. Difficoltà a Esprimere se Stessi: Il bruxismo può riflettere la difficoltà di una persona nel comunicare i propri sentimenti o desideri in modo aperto. Questa condizione può essere legata a una sensazione di “non saper dire di no” e ai sensi di colpa associati quando ci si trova in situazioni in cui si vorrebbe esprimere un dissenso.
4. Blocco della Tensione Emotiva: Il serrare dei denti può rappresentare un tentativo inconscio di bloccare o contenere la tensione emotiva che una persona sperimenta. Questo blocco può essere una risposta a situazioni stressanti o conflittuali che la persona non sa come affrontare in modo costruttivo.
5. Vivere la Vita come una “Prova di Forza”: Il bruxismo può riflettere una mentalità che vede la vita come una sfida costante, una “prova di forza” in cui non si può permettere di cedere o mostrare debolezza. Questa dinamica può essere associata a sentimenti di rabbia repressa e fantasie di attacco o vendetta.
In sintesi, il bruxismo è molto più di un semplice digrignare dei denti; è un riflesso delle complesse dinamiche psicologiche di una persona. Riconoscere e affrontare questi aspetti psicologici può essere parte integrante del trattamento del bruxismo e del miglioramento del benessere emotivo complessivo.
Come posso rilassare la mandibola in caso di bruxismo?
Per rilassare la mandibola in caso di bruxismo, puoi eseguire alcuni semplici esercizi che contribuiscono ad alleviare la tensione muscolare. Uno di questi esercizi coinvolge la tua mano per fornire una leggera resistenza al movimento della mandibola.
Esercizio per Rilassare la Mandibola:
Posiziona la mano sinistra sulla guancia sinistra. Poi, con delicatezza, spingi la mandibola verso sinistra, cercando di esercitare una leggera resistenza contro il palmo della mano. Questo movimento mira a distendere le fibre muscolari nella zona della mandibola.
Ripeti questo movimento almeno una decina di volte. Assicurati di eseguire il movimento lentamente e in modo controllato per massimizzare i benefici del rilassamento muscolare.
Questo esercizio può contribuire a ridurre la tensione nella mandibola, ma è importante eseguirlo con delicatezza e senza forzare eccessivamente il movimento. Puoi anche eseguire un esercizio simile spingendo la mandibola verso destra con la mano destra per allungare le fibre muscolari dall’altro lato.
Inoltre, un altro esercizio coinvolge il pugno posizionato sotto il mento mentre cerchi di aprire la mandibola contro la resistenza del pugno. Ripeti questo movimento per rilassare ulteriormente le fibre muscolari nella zona della mandibola.
L’obiettivo di questi esercizi è contribuire a ridurre la tensione e la pressione nella mandibola, che sono spesso associate al bruxismo. Tuttavia, se soffri di bruxismo cronico o grave, è sempre consigliabile consultare un professionista medico o un dentista per valutare le opzioni di trattamento appropriate.
Cosa può fare il dentista per il mio bruxismo?
Un dentista può adottare diverse misure per trattare il bruxismo e aiutare a gestire i sintomi associati a questa condizione. L’esperto che si occupa di disturbi come il bruxismo si chiama Gnatologo, e se cerchi su Roma, troverai sicuramente degli esperti gnatologi, tra cui il Dr. Emanuele Pelagalli, che ci ha aiutato a preparare tecnicamente questo approfondimento.
Ecco alcune delle opzioni che un dentista potrebbe raccomandare o mettere in atto per affrontare il bruxismo:
Protezioni Dentali Personalizzate (bite): Uno dei trattamenti più comuni per il bruxismo è l’uso di un dispositivo noto come “bite” o protezione dentale. Questo dispositivo è progettato su misura per il paziente e si indossa di solito durante la notte. Il bite funge da barriera protettiva tra i denti superiori e inferiori, riducendo l’usura dei denti causata dal digrignamento e dalla serratura.
Correzione delle Anomalie Dentali: In alcuni casi, il dentista potrebbe raccomandare la correzione di eventuali anomalie dentali, come punti alti o denti malallineati, che potrebbero contribuire al bruxismo.
Fisioterapia e Terapia Muscolare: Il dentista potrebbe consigliare esercizi specifici per rilassare i muscoli della mandibola o consigliare la fisioterapia orale per alleviare la tensione muscolare.
Terapie per il Controllo dello Stress: Poiché lo stress è spesso associato al bruxismo, il dentista potrebbe consigliare tecniche di gestione dello stress come il rilassamento muscolare progressivo o il biofeedback.
Farmaci: In alcuni casi, il dentista o il medico potrebbe prescrivere farmaci come i rilassanti muscolari o gli antidepressivi per aiutare a gestire i sintomi del bruxismo.
Terapie Cognitive-Comportamentali (CBT): Se il bruxismo è legato a fattori psicologici come l’ansia o lo stress, il dentista potrebbe raccomandare la terapia cognitivo-comportamentale per affrontare queste cause sottostanti.
Monitoraggio e Follow-Up: Il dentista seguirà regolarmente il paziente per valutare l’efficacia del trattamento e apportare eventuali modifiche necessarie.
È importante notare che il trattamento del bruxismo varia da persona a persona e dipende dalla gravità della condizione e dalle cause sottostanti. Un dentista esperto sarà in grado di valutare la situazione del paziente e raccomandare un piano di trattamento personalizzato. Inoltre, è essenziale seguire le indicazioni del dentista e partecipare attivamente al trattamento per ottenere i migliori risultati possibili nella gestione del bruxismo.