Parrucche e protesi tricologiche: un aiuto ai malati oncologici del Lazio
Un sostegno ai malati oncologici affetti da alopecia secondaria, spesso conseguente alle cure di radio e chemioterapia, per l’acquisto di parrucche e protesi tricologiche. È lo scopo di una proposta di legge presentata al Consiglio regionale del Lazio e che vede come prima firmataria la consigliera forzista Roberta Della Casa. L’iniziativa è stata presenta presso la Giunta regionale del Lazio dall’assessore regionale al Personale, Sicurezza urbana, Polizia locale ed Enti locali Luisa Regimenti, e dai consiglieri regionali di Forza Italia Giorgio Simeoni, Marco Colarossi e Roberta Della Casa. Il testo è stato sottoscritto anche dai consiglieri Fabio Capolei e Cosmo Mitrano di Forza Italia, Nazzareno Neri dell’Udc e Mario Luciano Crea della della Lista Rocca. Attualmente la Regione Lazio, pur riconoscendo alcuni contributi per l’acquisto di parrucche, demanda alle Asl l’onere di soddisfare le domande, situazione che spesso causa differenze di prestazioni nei diversi territori.
Il Disegno di legge presentato al consiglio regionale dal titolo “Contributo a sostegno di dispositivi per contrastare gli effetti psicologici dell’alopecia secondaria derivante da patologia accertata o conseguente a terapia farmacologica e istituzione della banca dei capelli” intende centralizzare le procedure amministrative di recepimento delle domande e di erogazione dei contributi, ne amplia i beneficiari introducendo diverse patologie e non limitando il servizio alla sola protesi tricotica ma considera tutti gli interventi di contrasto alla alopecia secondaria di volto e cuoio capelluto.
Il contributo sarà assegnato solo quando la patologia sarà accertata da medici specialisti e sarà pari all’80% della somma sostenuta dall’utente al netto dell’Iva e mai superiori a 250 euro. Vi sarà un limite di reddito e il contributo sarà garantito solo a coloro che non superano i 50 mila euro di ISEE mentre con ISEE inferiore a 20 mila euro il contributo è pari al 100%. La legge stanzia 300 mila euro per gli anni 2023, 2024, 2025 per i beneficiari.
La proposta di legge prevede l’istituzione della “banca dei capelli” presso la Direzione Salute della regione Lazio dove sarà costituito un elenco di ‘soggetti attivi’ di cui faranno parte enti del terzo settore e soggetti di diritto privato, comunque senza finalità di lucro e previa sottoscrizione di apposita convenzione con la Regione Lazio, come le associazioni operanti nell’assistenza e sostegno al malato, imprese produttrici di dispositivi tricologici, parrucchieri.