L’internazionalizzazione dell’istruzione è una priorità ben nota a livello di Unione Europea, sottolineata a più riprese dalla Commissione europea. L’obiettivo finale è realizzare uno spazio europeo dell’istruzione. Ne è cosciente chi sa cos’è Eramus+ e quanto sia significativa la mobilità culturale europea come Uniser, che si propone di essere all’avanguardia nel processo di internazionalizzazione della formazione professionale, con lo scopo della promozione dell’innovazione nel modo in cui vengono progettati i programmi di studio e di fornire agli insegnanti le conoscenze richieste per un compito così ambizioso.
“Per garantire che sempre più persone possano trarre vantaggio da queste esperienze, crediamo fermamente che la digitalizzazione sia fondamentale e che l’innovazione tecnologica e la sostenibilità debbano guidare l’intero processo. Ecco perché ci impegniamo a realizzare l’Erasmus senza documenti con la nostra piattaforma Moving Generation” si legge negli obiettivi esplicitati sul portale uniser.net.
“Oltre a ridurre lo spreco di carta – viene osservato – una piattaforma digitale semplifica anche l’accesso di studenti e personale a informazioni e documenti ovunque e in qualsiasi momento. Ciò può aiutare a semplificare i processi amministrativi, risparmiare tempo e ridurre i costi, nonché incoraggiare altre organizzazioni ad adottare pratiche più sostenibili e contribuire a un futuro più sostenibile per tutti”.
Uniser è a pieno titolo coinvolta in un meccanismo articolato e ben strutturato per favorire la mobilità culturale in Europa. A muovere migliaia di persone in Europa è la coscienza che passsare un periodo della propria vita lavorando o studiando fuori dal proprio Paese natale dovrebbe essere un diritto tanto quanto il diritto all’istruzione e alla salute e dovrebbe essere considerato parte del sistema di welfare. Come previsto dalla legge italiana per le cooperative sociali di “tipo “, Uniser “persegue l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi sociali, sanitari ed educativi”.
Ma cos’è Uniser? Sul portale si definisce “un team internazionale di giovani dedicati, impegnati a creare un impatto positivo nella loro comunità. I membri del nostro staff provengono da background diversi in tutta Europa e apportano alla nostra organizzazione un’ampia gamma di competenze ed esperienze”.
I membri del team hanno la possibilità di lavorare dalla sede di Bologna, dalle loro case o da qualsiasi altro luogo con una connessione Internet, riducendo i tempi di spostamento e consentendo di gestire il loro tempo in modo più efficace. Questa flessibilità consente allo staff di coltivare le proprie passioni al di fuori del lavoro e di mantenere un sano equilibrio tra lavoro e vita privata. Proprio nello spirito dell’Unione Europea e della mobilità culturale e lavorativa che mira ad un senso di cittadinanza globale e felice.
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