Rivoluzione per gli affitti brevi. Il check in dovrà essere fatto di persona per evitare “rischi per la collettività”. Vanno in soffitta i keybox, i cosiddetti lucchetti che venivano usati da gestori di case vacanze e b&b per velocizzare gli accessi, presso le proprie strutture, di turisti e viaggiatori. Il ministero dell’Interno, con una circolare risalente allo scorso 18 novembre, ha diramato una circolare che aveva come oggetto “identificazione delle persone ospitate presso strutture ricettive”. Si parla dei lucchetti per i check in dentro i quali gli “host” lasciano le chiavi degli appartamenti in affitto. Il cliente – dopo avere mandato il suo documento d’identità via mail – riceve un codice per sbloccare il lucchetto e prendere, così, le chiavi. Una pratica che, già in passato, aveva suscitato dubbi da parte degli albergatori per carenza di controlli.
Il ministero dell’Interno ha così specificato che i gestori delle strutture ricettive “sono tenuti a verificare l’identità degli ospiti” di persona e non più da remoto. Quest’ultima modalità, infatti, “non garantisce la verifica della corrispondenza del documento al suo portatore”. Il Viminale scrive, nella circolare, che “la gestione automizzata del check-in e dell’ingresso nella struttura, senza identificazione de visu degli ospiti, si configuri quale procedure che rischia” di andare contro le norme che regolamentano gli accessi nelle strutture ricettive. Con l’invio dei documenti per via informatica non si può escludere che “la struttura possa essere occupata da uno o più soggetti le cui generalità restano ignote alla questura competente” verso la quale host e abergatori hanno il dovere di comunicare le generalità degli ospiti.
Sulla pagina “Alloggiati Web” della Polizia di Stato – il portale dove i gestori di servizi alberghieri e di tutte le altre strutture ricettive devono comunicare le generalità delle persone alloggiate, è stato pubblicato un avviso per informare delle nuove regole. “Si ribadisce che i gestori di strutture ricettive di ogni genere o tipologia hanno l’obbligo di comunicare le generalità degli alloggiati rilevate dalla carta di identità (o altro documento di identificazione) pertanto al fine di verificare tale corrispondenza, non sono consentite forme di check in a distanza o da remoto ovvero mediante strumenti telematici o elettronici o piattaforme social. Le generalità – rilevate sul posto dal documento di identità – dovranno poi essere comunicate tramite il portale Alloggiati Web secondo le modalità indicate dal decreto del ministro dell’interno del 7 gennaio 2013, come modificato dal decreto del ministro dell’interno del 16 settembre 2021”.
“Apprezzo molto l’iniziativa del Viminale e sottolineo la piena e proficua collaborazione con il ministro Piantedosi. La nuova circolare del ministero dell’Interno sull’identificazione degli ospiti nelle strutture ricettive, infatti, è un passaggio essenziale per prevenire rischi e garantire un’esperienza turistica serena e positiva, sia ai visitatori che agli operatori – dichiara, in una nota, il ministro del Turismo Daniela Santanchè – la cooperazione tra i nostri dicasteri – conclude il ministro – è fondamentale per creare un ambiente sicuro e accogliente per tutti, specie in vista di importantissimi eventi come il Giubileo del 2025”.
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