Il mercato immobiliare commerciale italiano: prospettive e sfide secondo Domenico Amicuzi
Negli ultimi anni, il mercato immobiliare commerciale in Italia ha vissuto profondi cambiamenti, spinti da una combinazione di fattori economici, tecnologici e ambientali. L’evoluzione delle abitudini di consumo, la digitalizzazione e la crescente attenzione alla sostenibilità stanno ridisegnando il settore, imponendo nuove sfide e creando al contempo opportunità per gli investitori e i professionisti del settore.
Il settore immobiliare commerciale in Italia si trova in una fase di trasformazione significativa. Dopo un periodo di incertezza legato alla pandemia, il mercato ha mostrato segni di ripresa, trainato soprattutto dal segmento logistico e dagli spazi retail di nuova generazione. I centri commerciali tradizionali stanno affrontando una fase di rinnovamento, con una crescente attenzione alla “customer experience” e all’integrazione con il digitale.
Inoltre, gli investitori stanno sempre più orientando il proprio interesse verso asset sostenibili e tecnologicamente avanzati, in linea con le normative europee sulla decarbonizzazione e l’efficientamento energetico. Il segmento degli uffici, invece, sta vivendo un periodo di riorganizzazione, con un aumento della richiesta di spazi flessibili e ibridi.
Per comprendere meglio lo stato attuale del mercato e le sue prospettive future, abbiamo intervistato Domenico Amicuzi Asset Manager ed esperto responsabile espansione immobiliare, che ci ha offerto un quadro approfondito della situazione e delle possibili evoluzioni nei prossimi anni.
Amicuzi, quali sono le principali sfide che il settore immobiliare commerciale sta affrontando in Italia?
“Le sfide principali includono la necessità di adeguare gli immobili alle nuove esigenze del mercato, come la sostenibilità e l’efficienza energetica. Sempre più investitori e aziende richiedono edifici certificati dal punto di vista ambientale, in grado di garantire non solo una riduzione dell’impatto ecologico, ma anche un miglioramento del comfort e della produttività degli occupanti. Un altro aspetto cruciale riguarda la crescente domanda di spazi flessibili e modulari, in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti delle dinamiche aziendali. Gli uffici e i negozi tradizionali devono evolversi per rispondere a nuove esigenze di mercato, mentre il settore della logistica, spinto dall’e-commerce, deve trovare soluzioni per ottimizzare i tempi e i costi di distribuzione.”
Come vede il futuro del mercato immobiliare commerciale in Italia?
“Credo che il futuro vedrà un aumento degli investimenti in immobili sostenibili e tecnologicamente avanzati. La transizione ecologica e la digitalizzazione saranno i driver principali della crescita del settore. Vedremo una maggiore diffusione di edifici intelligenti, dotati di sistemi di gestione automatizzata dell’energia e della sicurezza, oltre a soluzioni per il benessere degli occupanti. Inoltre, la rigenerazione urbana giocherà un ruolo chiave: molte aree dismesse o sottoutilizzate saranno riconvertite per creare spazi innovativi, capaci di rispondere alle nuove esigenze della società. Gli investitori dovranno adottare un approccio strategico, combinando analisi di mercato dettagliate con un’attenta gestione degli asset per massimizzare il valore degli immobili nel lungo periodo.”
Quali settori offriranno le migliori opportunità di investimento nei prossimi anni?
“Senza dubbio, il settore della logistica continuerà a essere tra i più attrattivi, spinto dalla crescita dell’e-commerce e dalla necessità di infrastrutture efficienti per la distribuzione delle merci. Anche il segmento degli spazi di lavoro flessibili e degli uffici di nuova generazione avrà un ruolo chiave, soprattutto nelle città dove la domanda di soluzioni ibride è in crescita. Un altro comparto che merita attenzione è quello degli immobili dedicati alla sanità e al benessere, come cliniche private, senior housing e strutture riabilitative. La domanda per questi asset è in costante crescita, spinta dall’invecchiamento della popolazione e dalle nuove esigenze legate alla salute. Infine, il settore hospitality, soprattutto quello legato al turismo esperienziale e sostenibile, rappresenta un’opportunità interessante per gli investitori che cercano asset con prospettive di crescita a medio-lungo termine.”
Dall’intervista con Domenico Amicuzi emerge un quadro chiaro: il mercato immobiliare commerciale italiano si trova in un momento di grande evoluzione, con sfide importanti ma anche con opportunità significative. La sostenibilità, la digitalizzazione e la flessibilità saranno gli elementi chiave per il futuro del settore. Gli operatori del mercato dovranno adattarsi rapidamente a questi cambiamenti per cogliere al meglio le nuove possibilità offerte da un contesto in continua trasformazione.
La capacità di innovare e di anticipare le tendenze sarà cruciale per gli investitori e i gestori di immobili. Il mercato immobiliare non è più statico, ma un settore in continua evoluzione, in cui il valore degli asset dipenderà sempre più dalla loro capacità di rispondere alle esigenze dei nuovi modelli di lavoro, di consumo e di sviluppo urbano.
In questo scenario, la collaborazione tra pubblico e privato sarà fondamentale per favorire progetti di rigenerazione urbana e sviluppo sostenibile. Le politiche di incentivo agli investimenti green e la spinta verso soluzioni immobiliari più efficienti e tecnologiche rappresentano una leva strategica per il settore nei prossimi anni.
Per i professionisti del settore immobiliare, sarà essenziale un approccio proattivo e basato su competenze trasversali, dalla gestione finanziaria alla sostenibilità ambientale, per garantire la competitività degli investimenti e la creazione di valore nel lungo termine. Il mercato sta cambiando, e solo chi saprà interpretarlo con lungimiranza potrà trarne vantaggio.