15 Maggio 2025
Cultura e Società

“Ritmi Aksak” – Viaggio tra le percussioni dei Balcani con Giovanni Lo Cascio a Tarquinia

Un’occasione imperdibile per immergersi nelle sonorità vibranti dell’Europa sudorientale: domenica 11 maggio, dalle ore 11 alle 13.30, presso il Centro di Aggregazione Giovanile di Tarquinia (via delle Torri, 56), si terrà il laboratorio gratuito “Ritmi Aksak”, un appuntamento dedicato alla scoperta dei ritmi asimmetrici tipici delle tradizioni musicali dei Balcani e dell’Anatolia.

A guidare il percorso sarà Giovanni Lo Cascio, batterista, percussionista e compositore di fama internazionale, affiancato da Giorgio Gadotti ai fiati. Il laboratorio approfondirà i cosiddetti ritmi “aksak” – strutture irregolari e coinvolgenti che caratterizzano danze e musiche popolari dell’area balcanica – attraverso l’utilizzo di strumenti tradizionali come la Darbuka, il Riq e il Davoul. I partecipanti potranno apprendere le principali tecniche esecutive, i pattern ritmici fondamentali e le basi per l’elaborazione di fraseggi solistici.

L’iniziativa è aperta a tutti, anche a chi non è percussionista: musicisti, appassionati di culture musicali o semplici curiosi sono invitati a partecipare. La partecipazione è gratuita, ma è necessaria la prenotazione presso l’InfoPoint di Tarquinia (Barriera San Giusto), chiamando il numero 0766-849282 o scrivendo a turismotarquinia@gmail.com.

Il laboratorio si inserisce nell’ambito del festival Paesaggi dell’Arte, realizzato in collaborazione con il Nubras Ensemble. Il progetto è promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Tarquinia e finanziato dalla Regione Lazio – Direzione Cultura e Politiche Giovanili, con il contributo della Fondazione Carivit, del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale. La direzione artistica è curata da Emiliano Li Castro, produttore e archeomusicologo.

Chi è Giovanni Lo Cascio
Formatosi al Berklee College of Music e in Etnomusicologia all’Università La Sapienza di Roma, Giovanni Lo Cascio è un artista poliedrico che ha collaborato con nomi illustri della musica e dello spettacolo, tra cui George Garzone, Alexander Balanescu, Le Mystère des Voix Bulgares, Louis Bacalov, Moni Ovadia, Petra Nachtmanova e tanti altri. È stato finalista al Premio Ubu 2023 per le musiche dello spettacolo “Furore” diretto da Massimo Popolizio. Ha composto colonne sonore per il cinema e partecipato a importanti festival internazionali, insegnando anche in prestigiose scuole e università. Fondatore del progetto Juakali Drummers e direttore musicale degli Slum Drummers di Nairobi, ha portato la sua musica in tutto il mondo, collaborando con enti culturali e fondazioni in Europa, Africa e Sud America.