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Il giocattolo per i bambini di Roma: storia, tradizione e futuro del gioco nella Capitale

In una città millenaria come Roma, il giocattolo assume un significato che va ben oltre il divertimento: rappresenta uno sguardo sul passato, un mezzo educativo e un piccolo tesoro quotidiano. Le antiche trottole – dilettate fin dai tempi dei Romani, che la chiamavano “turbo” – insegnavano ai bambini a misurare la precisione del lancio e la durata del giro. Oggi, i giocattoli di legno e le biglie hanno lasciato spazio a peluche, bambole, giochi da tavolo e console, ma lo scopo rimane lo stesso: stimolare fantasia, manualità e senso critico.

Per riscoprire i giocattoli di ieri e raccontarne l’evoluzione, Roma offre due affascinanti musei permanenti. Il Museo del Giocattolo di Zagarolo – alle porte della capitale, nel palazzo cinquecentesco Rospigliosi – ospita oltre 800 pezzi storici, famosi case di giocattoli come Märklin, Lenci e Furga. Un altro scrigno di memorie si trova nel cuore del Pigneto: il Museo storico-didattico di giochi e giocattoli del Novecento conserva ben 2700 oggetti prodotti tra il 1920 e il 1960, compresi layout ferroviari in scala e un intero mini‑teatro. In questi luoghi, i bambini possono vedere con i loro occhi l’arte del giocare di generazioni passate, mentre gli adulti si commuovono ricordando i loro primi compagni di gioco.

Ma i giocattoli romani non si fermano ai musei: eventi e fiere periodiche animano la scena ludica della città. L’esempio più recente è Toy Lab, la fiera del giocattolo vintage che ha animato il Mercatino di Conca d’Oro a maggio 2025: un tuffo nel passato per tutti gli appassionati di modellismo, console retro, trenini e bambole d’epoca. Queste manifestazioni sono occasioni per riscoprire pezzi cult fra gli anni ’50 e ’80, per scambiare oggetti rari e condividere ricordi emozionanti.

Se al passato si affianca il presente, Roma è ricca di negozi specializzati che trasformano la ricerca del giocattolo perfetto in una vera esperienza. Catene storiche come Rocco Giocattoli, giunta a 15 store nella città – l’ultimo inaugurato a fine 2024 in zona Tiburtina – offrono vetrine spettacolari, eventi di apertura con cosplayer e attività per famiglie. I punti vendita come Baby Center e Rocco Toys si distinguono per ampiezza dell’assortimento, anche di giochi educativi e di prima infanzia, supportati da personale esperto. Le opinioni dei clienti sottolineano la ricchezza e la qualità di queste proposte, considerate “paradisiache” per i bambini.

Alla base di tutto, però, c’è un aspetto fondamentale: la sicurezza. Ogni giocattolo immesso sul mercato europeo deve rispettare norme rigorose, come quelle contenute nella norma EN 71‑1 che limita le piccole parti che potrebbero causare soffocamento. Oltre ai test chimici e meccanici, la certificazione garantisce che materiali e pitture non contengano sostanze tossiche, proteggendo la salute dei più piccoli.

In questo panorama, i genitori giocano un ruolo cruciale: la ricerca di giocattoli stimolanti – come mattoncini, puzzle, libri – è spesso suggerita da educatori e persino dagli utenti su forum dedicati. L’approccio consigliato è spesso quello di selezionare con cura: meglio pochi oggetti di qualità, in grado di stimolare creatività e concentrazione, invece di una quantità eccessiva.

Così, il giocattolo diventa ponte tra generazioni, strumento educativo e momento di gioia condivisa. Che si tratti di una trottola antica, di una bambola Lenci al museo o di un set di costruzioni da montare insieme in salotto, il valore resta sempre lo stesso: tempo, cura e fantasia. E in una città come Roma, dove storia e futuro si fondono, il semplice atto di giocare acquista un significato ancora più profondo.

Redazione Conosci Roma

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