20 Aprile 2025
Animali, Natura, Ambiente

Agricoltura e Sostenibilità: dalla teoria alla pratica

L’agricoltura è la prima attività economica sviluppata dall’uomo e mantiene ancora oggi un ruolo centrale per la sopravvivenza umana. Il libro “Agricoltura e Sostenibilità: Dall’equilibrio al conflitto” di Simone Vieri, professore ordinario presso La Sapienza, fa luce in modo approfondito il rapporto tra pratiche agricole e sostenibilità, evidenziando come l’agricoltura sia l’unica attività umana che dipende da risorse naturali e organismi viventi per produrre beni essenziali alla vita. L’articolo analizza i punti principali trattati nel volume, offrendo una panoramica su come le attuali pratiche agroindustriali influenzino l’ambiente, l’economia e la società.

L’evoluzione dell’agricoltura

L’introduzione dell’agricoltura ha segnato un punto di svolta nella storia umana. Da attività di pura sussistenza, si è trasformata in un sistema complesso con profonde implicazioni ambientali e sociali. L’agricoltura occupa il 37% delle terre emerse del pianeta, configurandosi come l’attività umana con il maggiore impatto sulla conformazione dei territori.

L’evoluzione delle pratiche agricole ha attraversato diverse fasi storiche, partendo da metodi primitivi fino ad arrivare agli attuali sistemi agroindustriali. Durante questo percorso, il rapporto tra uomo e natura ha subito modifiche sostanziali. Mentre in origine esisteva un equilibrio tra attività agricole e ambiente circostante, l’industrializzazione ha portato a uno sfruttamento intensivo delle risorse naturali.

Il suolo e l’acqua, fattori produttivi essenziali per l’agricoltura, hanno subito un progressivo deterioramento. La fertilità dei terreni è diminuita a causa di pratiche non sostenibili, mentre le risorse idriche affrontano problemi di inquinamento e scarsità. La conservazione di queste risorse risulta fondamentale per garantire la continuità delle produzioni agricole per le future generazioni.

  • Nota: I sistemi agroindustriali sono l’insieme delle attività che trasformano i prodotti agricoli in cibo e beni utili, come la farina, il vino o il legno lavorato. Partono dai campi e arrivano fino al supermercato, includendo agricoltura, allevamento, industria alimentare, trasporto e vendita. Funzionano come una catena dove ogni fase è collegata all’altra.

Il sistema agroalimentare globale

Il panorama agroalimentare mondiale è dominato da un numero ristretto di grandi multinazionali che controllano gran parte della produzione e distribuzione alimentare. Gli oligopoli agroalimentari gestiscono le filiere produttive, influenzando prezzi, qualità e disponibilità dei prodotti.

Le strutture produttive agricole variano notevolmente tra diverse aree geografiche. Nei paesi industrializzati prevalgono aziende di grandi dimensioni, altamente meccanizzate e orientate al mercato internazionale. Al contrario, nei paesi in via di sviluppo persistono piccole aziende familiari con metodi tradizionali e destinazione locale dei prodotti.

Il commercio agricolo internazionale mostra squilibri significativi, con flussi prevalenti dai paesi industrializzati verso quelli in via di sviluppo. Questa dinamica mette a rischio l’autonomia alimentare di molte nazioni e porta a una standardizzazione delle colture a scapito della biodiversità. I paesi più vulnerabili diventano dipendenti dall’importazione di alimenti, esponendosi alle fluttuazioni dei prezzi dei mercati globali.

Politiche agricole internazionali

Le politiche agricole a livello internazionale sono guidate da organismi come FAO, IFAD e WFP, che hanno il compito di garantire la sicurezza alimentare mondiale. Il Polo romano delle Nazioni Unite costituisce un punto di riferimento per la definizione di strategie alimentari globali.

L’Agenda 2030 e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) hanno posto l’agricoltura al centro delle politiche di sostenibilità. In particolare, gli obiettivi di azzeramento della fame, miglioramento della nutrizione e promozione dell’agricoltura sostenibile richiedono un ripensamento dei modelli produttivi attuali.

La Banca Mondiale e la WTO influenzano profondamente le dinamiche agricole attraverso i loro interventi economici e le regole del commercio internazionale. Le politiche di liberalizzazione hanno avuto effetti controversi, favorendo da un lato l’espansione dei mercati ma dall’altro accentuando le disuguaglianze tra paesi ricchi e poveri.

Le criticità del sistema agroalimentare

Il sistema agroalimentare globale presenta numerose criticità che minacciano la sostenibilità a lungo termine. Sul fronte alimentare, la malnutrizione colpisce ancora una parte consistente della popolazione mondiale, con il paradosso di circa 800 milioni di persone sottoalimentate e circa 2 miliardi in sovrappeso o obese.

Gli sprechi alimentari rappresentano un problema rilevante: circa un terzo del cibo prodotto a livello mondiale viene perso o sprecato lungo la filiera. Questa inefficienza comporta uno spreco non solo di alimenti ma anche delle risorse impiegate per produrli.

L’impiego di organismi geneticamente modificati (OGM) solleva questioni etiche, ambientali ed economiche. Il controllo dei brevetti da parte di poche multinazionali rischia di creare dipendenza per gli agricoltori e minacciare la biodiversità agricola.

Sul piano ambientale, l’agricoltura industriale contribuisce significativamente alle emissioni di gas serra e ai cambiamenti climatici. Gli allevamenti intensivi, in particolare, generano impatti considerevoli in termini di inquinamento e consumo di risorse.

Dal punto di vista socioeconomico, la persistenza della povertà rurale, le migrazioni causate dall’insicurezza alimentare e il fenomeno dell’accaparramento delle terre (land grabbing) nei paesi più poveri costituiscono problematiche urgenti da affrontare.

Conclusioni

L’agricoltura si pone come pietra angolare della sostenibilità globale. Quando le pratiche agricole assicurano un equilibrio tra esigenze umane e conservazione delle risorse naturali, la sostenibilità diventa un esito naturale. Al contrario, modelli squilibrati generano conseguenze negative a livello ambientale, economico e sociale.

Le sfide future per un’agricoltura sostenibile richiedono un cambiamento di paradigma, abbandonando la visione puramente produttivistica per adottare approcci più integrati. La sovranità alimentare dei popoli, il rispetto dei cicli naturali e la valorizzazione delle conoscenze tradizionali possono guidare questa transizione.

Il libro di Simone Vieri offre spunti preziosi per comprendere la complessità del rapporto tra agricoltura e sostenibilità, evidenziando come questa attività primordiale continui a determinare le possibilità di sviluppo equilibrato per l’umanità.

Tullio Fiore

Mi chiamo Tullio Fiore e nutro una grande passione per l'ambiente e coltivazione domestica. Sono il fondatore e il curatore di Quando Si Pianta, magazine dedicato al mondo del verde. Mi dedico allo studio e alla pratica dell'agricoltura biologica, esplorando metodi di coltivazione eco-sostenibili. Il mio obiettivo è diffondere la conoscenza di rimedi naturali, radicati nella tradizione e confermati dalla ricerca scientifica.