29 Dicembre 2025
Cultura e Società

Capodanno a Roma: l’arrivo del nuovo anno tra devozione, superstizione e festa

Quando si conclude l’anno a Roma?
A Roma, come nel resto del mondo, il vecchio anno si chiude il 31 dicembre, durante la cosiddetta notte di San Silvestro. Il giorno è dedicato al papa Silvestro I, scomparso il 31 dicembre del 335: si celebra con un Te Deum solenne (spesso nella chiesa di San Silvestro in Capite) e la messa serale.

Il nuovo anno entra con il brindisi di mezzanotte, feste in piazza o in famiglia, fuochi d’artificio, botti e spettacoli per salutare l’arrivo del giorno successivo, il 1° gennaio, il vero Capodanno.

Tradizioni culinarie e augurali

Cenone della Vigilia
Il momento centrale della notte del 31 dicembre è il cenone in famiglia. I romani scelgono piatti ricchi di significato:

  • Cotechino o zampone con lenticchie: simbolo di prosperità e ricchezza, eredità della tradizione romana imperiale.
  • Pasta fresca: come spaghetti, gricia o carbonara, portata simbolica di gusto e convivialità.
  • Abbacchio (agnello romano): cotto al forno o “a scottadito”, è un secondo tradizionale tra i più apprezzati.
  • Dolci tipici: protagonisti il pangiallo romano (pagnotta dolce con frutta secca, miele e cedro candito), il torrone, e le ciambelline al vino (‘mbriachelle), oltre alla frutta secca e al vino locale.

Simboli di buon augurio
Non solo nel piatto:

  • Indossare biancheria intima rossa è una tradizione diffusa anche a Roma, simbolo di fortuna e protezione.
  • Lenticchie rimangono il fulcro per propiziare l’abbondanza economica nell’anno nuovo.

Scaramanzia, gesti simbolici e rituali antichi

Da Roma antica ai giorni nostri, diverse usanze sono sopravvissute con significato propiziatorio:

  • Svuotare casa da oggetti vecchi, gettandoli dai balconi o buttandoli via: gesto simbolico per lasciarsi il passato alle spalle e aprire spazio al nuovo.
  • Lancio della monetina nella Fontana di Trevi: desiderio di ritorno nella città, simbolo eterno di speranza e legame con Roma.
  • Tombola, giochi in famiglia: “Mercante in fiera”, “Sette e mezzo”, tombola: attimi di gioia e risate per occupare il tempo prima del brindisi.
  • Bacio sotto il vischio, usanza affettuosa e augurale che si ripete anche durante la notte di San Silvestro.

Festeggiamenti in città

Per chi ama uscire:

  • Roma si anima con concerti in piazza, spettacoli e fuochi d’artificio, spesso da luoghi panoramici come Gianicolo o Pincio.
  • Piazza del Popolo e il Circo Massimo sono mete ambite per chi desidera un Capodanno collettivo e vibrante.

Ripartenza simbolica e culturale

La notte del 31 dicembre a Roma è una fusione tra sacro, profano e simbolismo. Il passaggio all’anno nuovo viene accompagnato da usanze che hanno radici nella Roma antica — come l’offerta a Giano Bifronte, dio dei passaggi — e dalle consuetudini attuali, animate da convivialità, ritualità e speranza.

Ogni gesto, piatto o rito nella notte di Capodanno a Roma è intriso di significato: mangiare lenticchie e cotechino, indossare rosso, gettare via il vecchio e lanciare una moneta nella Trevi non sono dettagli casuali, ma gesti simbolici che uniscono rito, scaramanzia e cultura materiale.

Il vecchio anno si chiude il 31 dicembre con celebrazioni religiose e profane, e il nuovo inizia con speranza, abbondanza e festa. A Roma, il Capodanno è un momento intenso: un salto tra storia, gusto e auguri, dove il passato si chiude per far spazio a un futuro da costruire insieme.