12 Ottobre 2025
Animali, Natura, Ambiente

Le danze delle api integrano memoria e comunicazione secondo uno studio pubblicato su Current Biology

All’interno di un alveare, dove non ci sono suoni né luci per coordinarsi, le api mellifere hanno sviluppato uno dei sistemi di comunicazione più sofisticati del regno animale: la waggle dance. Un movimento a forma di otto, eseguito sulla superficie verticale del favo, trasmette informazioni precise sulla distanza e la direzione di fonti di cibo. Per decenni, gli scienziati hanno interpretato questa danza come un semplice codice vettoriale: “vola in quella direzione per quel tempo”.

Ma un nuovo studio rivela che le danze delle api integrano memoria e comunicazione, andando ben oltre una semplice istruzione. Le api che osservano la danza non seguono ciecamente il vettore, ma confrontano le informazioni ricevute con le proprie memorie spaziali, adattando il volo in base all’ambiente atteso. Questo implica l’esistenza di una mappa cognitiva ( una rappresentazione mentale del paesaggio ) combinata con la comunicazione sociale.

Un test sul campo con radar armonico

Lo studio, condotto dai ricercatori del Giardino Botanico Tropicale di Xishuangbanna (XTBG) in collaborazione con la Freie Universität di Berlino, ha utilizzato il radar armonico per tracciare i voli delle api reclute dopo aver osservato la danza. Gli insetti sono stati addestrati a una mangiatoia posizionata a nord dell’alveare, lungo una strada sterrata.

Una volta tornate, hanno danzato indicando la rotta. Altre api, le reclute, hanno osservato la danza e sono state rilasciate in due diversi siti: uno simile all’ambiente originario, con una struttura lineare visibile (una strada), e uno aperto e privo di riferimenti (una prateria). L’obiettivo era capire se le api avrebbero seguito il vettore in modo rigido o se avrebbero integrato informazioni ambientali già note.

Memoria, non istinto

I risultati sono inequivocabili, le api non seguono ciecamente la danza. Quando rilasciate in un ambiente familiare, volano in modo diretto ed efficiente, come se sapessero già cosa aspettarsi. Invece, quando poste in una prateria aperta, i loro voli diventano più lunghi, meno lineari, e mostrano comportamenti esplorativi. Inoltre, modificano il percorso quando il punto di partenza non corrisponde alle aspettative derivate dalla danza.

Questo suggerisce che non stanno copiando un’istruzione, ma la stanno confrontando con una mappa mentale preesistente. Esperimenti di controllo hanno escluso che le api abbiano una preferenza innata per seguire strade: solo quelle che avevano esperienza diretta del percorso lo utilizzavano.

Apprendimento e mappe cognitive

Le giovani api sviluppano queste mappe attraverso ripetuti voli di orientamento, durante i quali memorizzano riferimenti visivi come bordi lineari, variazioni di colore o contrasto nel paesaggio. Una volta formata la mappa, possono usarla per anticipare caratteristiche ambientali anche prima di raggiungerle.

Durante il volo, la fase iniziale segue il vettore della danza, ma la successiva fase di ricerca si basa fortemente sull’esperienza personale. È un processo dinamico: comunicazione sociale e memoria individuale si fondono per ottimizzare la navigazione.

Ripensare la waggle dance

La waggle dance non è più vista come un semplice messaggio, ma come un segnale simbolico che attiva aspettative. Non dice solo “vai lì”, ma anche “aspettati questo tipo di paesaggio”. Questo cambio di prospettiva rivela un livello inaspettato di complessità cognitiva nelle api. Il loro cervello, pur piccolo, supporta processi mentali sofisticati: integrazione di informazioni, confronto tra previsioni e realtà, adattamento comportamentale. Come sottolinea Wang Zhengwei di XTBG: “Le api non seguono istruzioni cieche, ma le integrano con una mappa cognitiva costruita attraverso l’esperienza.

Comunicazione stratificata, intelligenza collettiva

L’alveare è come un sistema in cui memoria e comunicazione si incontrano. La danza non è un comando, ma un invito a ricordare. Ogni bottinatrice porta con sé un bagaglio di esperienze che modula la risposta al segnale sociale. Questo bilancio tra apprendimento individuale e informazione condivisa rende il sistema altamente adattabile, efficiente e resiliente. Anche in presenza di cambiamenti ambientali, le api possono correggere il percorso grazie alla flessibilità cognitiva.

Implicazioni oltre il mondo delle api

Questi risultati hanno implicazioni che vanno oltre l’entomologia. Mostrano che creature con cervelli minuscoli possono esibire comportamenti flessibili e basati su modelli mentali interni. Questo principio potrebbe ispirare nuovi approcci in robotica e intelligenza artificiale, dove macchine semplici potrebbero combinare segnali esterni con esperienze memorizzate per navigare in modo autonomo. Le api insegnano che una navigazione efficiente non dipende solo dalle indicazioni, ma anche dalle aspettative plasmate dalla memoria.

Tullio Fiore

Mi chiamo Tullio Fiore e nutro una grande passione per l'ambiente e coltivazione domestica. Sono il fondatore e il curatore di Quando Si Pianta, magazine dedicato al mondo del verde. Mi dedico allo studio e alla pratica dell'agricoltura biologica, esplorando metodi di coltivazione eco-sostenibili. Il mio obiettivo è diffondere la conoscenza di rimedi naturali, radicati nella tradizione e confermati dalla ricerca scientifica.