Tasse e tributi cimiteriali: quanto si paga?
Morire, per quanto possa essere un’attività basata sull’immaterialità, ha anche numerosi risvolti sul piano economico. Quando qualche caro viene infatti a mancare, bisogna fare i conti con delle tasse. Nella nostra nazione, non esiste una tassa esclusiva sui defunti, ma una materia legislativa con migliaia di sfaccettature.
Nella nostra capitale, per esempio, se si vuole salutare un parente o un amico defunto il giorno dopo il suo ingresso al cimitero, si deve pagare un contributo di 250 euro, iva compresa. Esiste addirittura una tassa per “prenotare” un loculo provvisorio per un anno dal prezzo di 490 euro. Tasse di questo tipo, esistono da tanti anni e si affiancano a tariffe relative ai servizi funebri cimiteriali. Anche a Latina esiste una tassa sui loculi: 15 euro vanno pagati al comune per gli intestatari dei loculi del cimitero cittadino. Questa tipologia di contributo nasce da un accordo tra l’amministrazione e la società, che hanno allargato il cimitero. I cittadini in questo modo pagano 15 euro l’anno più iva per ogni defunto. A Bergamo invece si paga il ricevimento delle salme per un costo di 120 euro, in Emilia Romagna la regione ha espresso la sua posizione sul tema, lasciando margini ai singoli comuni.
Il Caso del comune di Livorno

Il sindaco Filippo Nogarin, del comune di Livorno, ha deciso di procedere con il reddito di cittadinanza locale finanziandolo nel bilancio di previsione con 230 mila euro direttamente dall’aumento delle tariffe comunali sui diritti d’ingresso per la cremazione di salme provenienti da fuori il comune, con prezzi che oscillano dai 15 fino ai 100 euro per salma. Nel comune di Vittorio Veneto invece, pochi anni fa, è stata introdotta una tappa per tenere all’interno della propria abitazione l’urna con i resti di un defunto cremato, per un costo totale di 33 euro a cui aggiungere il prezzo delle marche da bollo.
La proposta di legge sulle attività funebri
Nella nostra nazione, una riforma sulle tasse cimiteriali è avanzata. Il disegno di legge proposto da vaccari aveva l’obiettivo di disciplinare le attività funerarie e ri-amministrare il settore dei funerali. La legge purtroppo è stata bloccata, a causa di questioni più urgenti come il decreto vaccini. Nonostante la pandemia abbia creato forti ostruzionismi alla riforma cimiteriale, il testo non è stato definitivamente seppellito e il desiderio di applicare una legge organica è ancora forte e presente.
In Italia, la strada da percorrere è ancora molto lunga e tantissime sono le agenzie funebri che si mantengono informate in materia di burocrazia cimiteriale. Visita il sito di Cattolica San Lorenzo e contatta un team di esperti per avere informazioni sul mondo dell’organizzazione dei funerali: un mondo complesso, articolato, ma che vuole muoversi nella trasparenza nonostante le lente riforme.