Con l’arrivo dei primi freddi il pensiero vola inesorabilmente verso le soluzioni migliori per riscaldare la casa senza gravare (troppo) sul portafoglio. Chi vive in un condominio, infatti, sa quanto sia importante essere oculati nelle scelte quotidiane per evitare, una volta arrivata la primavera, di fare i conti con spese per il riscaldamento centralizzato troppo salate.
Quali sono le possibilità tra cui scegliere? Bisogna necessariamente prendere decisioni drastiche per vivere un caldo inverno ma a buon mercato?
Di seguito, 5 consigli pratici e alla portata di tutti per non avere spiacevoli sorprese quando vengono ripartiti i costi per il riscaldamento condominiale:
Come insegnano i vecchi adagi “prevenire è meglio che curare”. E l’invito è valido anche in fatto di riscaldamento. Per chi abita in uno stabile, il consiglio è sollecitare la ditta manutentrice e Terzo Responsabile affinché vengano rispettati gli obblighi di legge sull’impianto termico centralizzato.
Per la manutenzione degli impianti di riscaldamento centralizzati a Roma, ad esempio, si può scegliere l’azienda specializzata Sarci: attraverso manutenzioni con interventi periodici programmati durante tutto il corso dell’anno, gli esperti dell’impresa ti aiuteranno nell’individuazione di eventuali anomalie che non permettono all’impianto di funzionare a dovere.
Per risparmiare sulle spese del riscaldamento condominiale senza rinunciare ad avere un’abitazione calda, le valvole termostatiche sono fondamentali. Vengono installate su ogni termosifone abbinate a un contabilizzatore di calore posto sopra al radiatore, che consente di rilevare i consumi specifici di ogni calorifero.
Sulla manopola è presente una scala graduata (di solito da 0 a 5) che indica la quantità di acqua calda che si vuole far passare nel radiatore e, di conseguenza, la temperatura da raggiungere. Il suggerimento è posizionarla su numeri bassi in stanze poco frequentate o che hanno un’esposizione solare costante. Si può anche valutare l’utilizzo della posizione 0 quando ci si assenta da casa per l’intera giornata.
Quando si vive in uno stabile con l’impianto di riscaldamento centralizzato, è buona abitudine monitorare la quantità di calore effettivamente consumata in casa attraverso i contabilizzatori di calore o ripartitori, obbligatori per legge. In questo senso, basterà procedere periodicamente con la semplice lettura del dato e intervenire con tempestive misure correttive qualora si riscontrasse un impiego smodato del calore. Come? Modulando l’utilizzo in modo parsimonioso.
Sicuramente raccomandato è installare in casa un termostato: valutando la temperatura presente, sarà più semplice capire come gestire eventuali sprechi di calore (e di denaro) prima di vederli materializzarsi in costi indesiderati.
Altri consigli utili, adatti anche per chi dispone di un impianto di riscaldamento autonomo, per mantenere il giusto comfort termico tra le mura domestiche senza gravare sul portafoglio sono:
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