La medusa finirà a tavola anche a Roma?
Al momento in Europa l’uso alimentare delle meduse non è ancora autorizzato. Ma la medusa è un piatto tradizionale cinese e di diversi paesi del sud-est asiatico. E potrebbe essere una grande risorsa in futuro. Infatti le meduse sono ricche di proteine, povere di calorie e grassi, hanno aminoacidi, magnesio, potassio e hanno proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. L’Istituto di scienze delle produzioni alimentari del Cnr ha raccolto tutti i dati sulle meduse nel volume “European Jellyfish-Prime ricette a base di meduse in stile occidentale”, edito da Cnr Edizioni, Unità Comunicazione relazioni con il pubblico e curato da Antonella Leone, dell’Istituto di scienze delle produzioni alimentari (Ispa) del Cnr di Lecce nell’ambito del progetto europeo “GoJelly”.
“L’uso alimentare delle meduse in Italia e in Europa non è ancora autorizzato al momento della pubblicazione di questo libro”, spiega Leone. Tuttavia oggi, a causa dello sfruttamento ittico, dell’aumento della temperatura dell’acqua e dell’acidificazione degli oceani, i mari sono sempre meno pescosi e la presenza sempre più abbondante delle meduse fa di loro una risorsa preziosa anche in Occidente. Quanto ce lo hanno ricordato anche le immagini che arrivavano da Trieste, letteralmente invasa da meduse”.
“Da anni, attraverso il progetto Go Jelly finanziato nell’ambito del Programma Horizon 2020, la comunità scientifica internazionale è impegnata nello studio delle meduse come risorsa sostenibile”, prosegue Leone. “Come Cnr-Ispa, in particolare, indaghiamo le caratteristiche biochimiche, nutraceutiche e nutrizionali delle meduse mediterranee ed europee con l’obiettivo di promuoverne l’utilizzo in campo alimentare, studiando anche nuovi e più salubri processi alimentari che elimino l’uso di composti tossici come l’allume presente nel processo tradizionale asiatico”.