Rigenerazione urbana: approvate linee guida per usi temporanei di immobili dismessi o in disuso
Gli immobili in dismessi o in disuso potranno essere utilizzati per iniziative di rilevante interesse pubblico. L’Assemblea Capitolina ha infatti dato parere positivo alla delibera che individua le linee guida e i criteri di indirizzo per l’utilizzo di aree degradate, dismesse o in via di dismissione (spazi aperti, terreni, edifici, di proprietà pubblica o privata, non utilizzati in quanto non più funzionali all’attività precedentemente insediata) per un periodo di tempo limitato, con l’obiettivo di realizzare iniziative di rilevante interesse pubblico o generale. Il provvedimento, che porta la firma dell’Assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia, prevede la possibilità di deroga all’originaria destinazione urbanistica di edifici legittimante esistenti ed aree di proprietà, sia pubblica che privata, per consentire il loro utilizzo temporaneo in altre funzioni di evidente interesse pubblico. La delibera prevede, inoltre, che l’uso temporaneo sia disciplinato da apposita convenzione.
“Con questa delibera mettiamo in campo uno strumento di rigenerazione urbana che ci consente di rendere disponibile, anche se per periodi di tempo brevi, una parte dei tanti edifici, compendi e aree abbandonate presenti a Roma e che spesso, proprio a causa del loro mancato utilizzo, possono trasformarsi in fonti di degrado o pericolo. Il nostro obiettivo è rendere possibile processi di rigenerazione urbana e sociale, accanto a interventi di valorizzazione che richiedono elevati investimenti, procedure poco flessibili e comunque di lungo termine, per dare spazio a forme di rigenerazione in grado di intercettare la richiesta di spazi nuovi, informali, poco strutturati e aperti alla trasformazione nel tempo acquisendo anche le idee raccolte dalla comunità e le iniziative provenienti dai privati” dichiara l’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia.
L’introduzione dell’uso temporaneo, prevista dalla Legge 120/2020 (Decreto Semplificazione) quale modalità integrativa, e non sostitutiva, dei più tradizionali strumenti di pianificazione urbana, consente di trovare una strumentazione adeguata ad assicurare una rapida ed efficace azione per il riutilizzo del patrimonio edilizio dismesso. Consente, inoltre, di rispondere all’esigenza di temporaneità nell’utilizzo di compendi immobiliari anche in considerazione dei futuri eventi che Roma è chiamata ad ospitare nei prossimi anni, quali le celebrazioni del Giubileo 2025 o l’eventuale Expo 2030, nonché delle ordinarie manifestazioni stagionali e/o eventi periodici della città.