Riabilitazione cattivo pagatore – quando e come avviene
Quando parliamo di riabilitazione cattivo pagatore parliamo praticamente di quei casi in cui una persona per vari motivi è stata inserita in una lista all’interno della centrale dei rischi che viene chiamata CRIF, perché la persona in questione aveva avuto dei problemi con la restituzione delle rate di un debito o addirittura non aveva pagato per intero un debito e quindi è stata segnalata.
Diciamo che è un argomento molto delicato perché intanto in Italia l’accesso al credito è sempre materia molto complessa e molte persone hanno difficoltà e spesso si scoraggiano con il rischio poi di andare a chiedere soldi a degli strozzini e quindi a degli usurai, e tutti sappiamo il dramma di tutto ciò.
Per questo motivo è chiaro che seppur una persona addirittura è inserita in questa lista praticamente diventa un’utopia trovare un istituto finanziario che possa darci un prestito soprattutto se non rientriamo nella categoria per esempio dei dipendenti a tempo indeterminato o comunque magari non abbiamo nemmeno un garante, e insomma in quel caso saremo veramente nei guai.
Ed ecco perché a un certo punto una persona che si ritrova in questa situazione cercherà di capire come fare ad essere cancellata da quella lista di quella centrale dei rischi ed è per questo che parlavamo di riabilitazione di un cattivo pagatore.
E quindi una persona a un certo punto quello che fa è andare a provare a parlare con un avvocato per capire come funziona questo tipo di riabilitazione, e sicuramente quest’ultimo o quest’ultima professionista dirà che questo tipo di riabilitazione si ottiene solamente con il decorso del tempo ma nel senso che trascorso un determinato lasso temporale la banca dovrà cancellare il nominativo all’interno della lista dei cattivi pagatori, anche perché è previsto tutto ciò dalle regole del Garante della Privacy che come sappiamo è figura autorevole per il rispetto della privacy.
Sarebbe molto importante conoscere i termini di cancellazione dalla banca dati della centrale dei rischi detta Crif.
Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte quando andiamo a parlare con un avvocato è chiaro che vogliamo poi avere delle informazioni precise per quanto riguarda i termini di cancellazione dalla Crif è sicuramente ci dirà che c’è un mese per la richiesta di finanziamento rifiutata dall’istituto e poi abbandonata dal cliente, così come fino a sei mesi per richiesta di finanziamenti.
Poi è chiaro che se abbiamo pagato in ritardo o addirittura non abbiamo pagato varie rate il tempo di segnalazione aumenterà e quindi questo ci dimostra che in questo meccanismo tutto è proporzionale.
Qualcosa da dire è che magari una persona che è stata inserita nella lista dei cattivi pagatori in questa banca dati di cui parlavamo può pensare che sia stato inserito ingiustamente, e quindi chiede ad un avvocato di fare opposizione e quindi lasciare la responsabilità al giudice di decidere il tutto.
Sarà l’avvocato che dovrà consigliarci in merito se quindi ci conviene fare questo ricorso e abbiamo possibilità di vincere oppure no in poche parole.