16 Maggio 2025
Cultura e Società

Lavorare come baby sitter: consigli per avere successo

Sono tantissime le persone che nutrono il sogno di lavorare a contatto con i più piccoli. Tra le mansioni più richieste, c’è quella di baby sitter. Soprattutto nelle grandi città, questa figura è a dir poco necessaria. I genitori lavorano tanto e, di frequente, gli asili nido non hanno posti a sufficienza. Nei casi in cui, per esempio, si dovesse decidere di mettersi a cercare un lavoro di baby sitter a Roma, si troverebbe senza dubbio qualcosa.

Questa professione è tutto tranne che semplice! Più che in altri casi, è essenziale mettere da parte l’improvvisazione. Vediamo, nelle prossime righe, alcuni consigli che è importante seguire per avere successo.

Il valore dell’esperienza

Suggerimento banale che non fa mai male ripetere: per lavorare come baby sitter, è fondamentale fare esperienza. Come riuscirci se non si hanno figli? Ci si può offrire di curare i bambini di persone care, amici o parenti, ovviamente senza adottare un atteggiamento impositivo, ma entrando in punta di piedi nella vita di persone che, soprattutto in questo periodo all’insegna della frenesia, possono solo essere felici di avere una spalla in più a cui fare riferimento per la gestione dei figli.

La formazione

Per lavorare come baby sitter è opportuno formarsi. Essenziale, per esempio, è frequentare un corso di disostruzione pediatrica. Presso le sedi locali della Croce Rossa o delle Pubbliche Assistenze, vengono organizzate serate formative tenute da soccorritori esperti e medici e caratterizzate da un costo estremamente ridotto.

Molto importante, nei casi in cui si punta a intercettare l’utenza dei genitori di bambini di età inferiore ai due anni, è documentarsi sui tagli sicuri in svezzamento e autosvezzamento, che rappresentano un dettaglio cruciale nella prevenzione primaria del soffocamento pediatrico.

Capacità di gestire le emozioni

La vita dei bambini, come già accennato, oggi è al centro di una grande frenesia, di cambiamenti repentini, di tempi che non sono adeguati alla loro età. Quando hanno a che fare con persone che trascorrono con loro del tempo esclusivo, hanno bisogno che queste siano in grado di trasmettere loro un profondo senso di serenità.

Ecco perché, se si ha intenzione di avere successo come baby sitter, è nodale imparare a governare le proprie emozioni e a lasciare sempre e comunque i dispiaceri fuori dai confini del lavoro. Per sfogarsi, c’è la vita privata.

Bando agli schermi

Per lavorare come baby sitter e conquistare il favore dei genitori, è imprescindibile mettere a parte gli schermi. Premettendo il fatto che, prima dei due anni, gli esperti di pediatria consigliano di evitare di esporre i più piccoli davanti allo smartphone o al tablet, è doveroso rammentare che, se i genitori pagano una persona per prendersi cura dei propri figli, non lo fanno per vederli trascorrere le ore davanti a un dispositivo tecnologico.

La scelta dei giochi

Un altro aspetto di grande importanza quando si parla di consigli per avere successo come baby sitter prevede il fatto di informarsi sui principali giochi da scegliere a seconda dell’età del bambino.

Attenzione: non c’è bisogno di mettere in campo chissà quali idee. Un esempio? Il cestino dei tesori montessoriano (per amor di precisione, è il caso di ricordare che a inventarlo è stata la psicopedagogista Elinor Goldschmied).

In cosa consiste? In un cestino di dimensioni non eccessive – l’altezza, per esempio, deve essere compresa tra i 10 e i 12 centimetri – dove inserire oggetti sicuri di diversi materiali e forme. Si tratta di un gioco semplice, economico e ideale nell’età compresa fra i 6 e i 9 mesi.

Sicurezza in casa

Fare la baby sitter vuol dire non dimenticare mai la sicurezza in casa. Essenziale, per esempio, è eliminare oggetti che, sotto le finestre, possono essere usati dal bambino come false scale, con il rischio che si butti giù. Nell’elenco è possibile comprendere le sedie.