Aeroporto di Fiumicino: storia e sviluppo dello scalo più grande d’Italia
Il protagonista del nostro approfondimento odierno è un luogo che ha fatto la storia dell’innovazione Tricolore. Parleremo, infatti, dello scalo più grande d’Italia, ossia l’iconico aeroporto di Roma Fiumicino. Il Leonardo Da Vinci aprì i battenti nell’agosto del 1960 e, oggi, rappresenta un punto di riferimento per il trasporto di merci e passeggeri in arrivo o in partenza dal nostro Paese. In un mondo come quello moderno, in cui gli esseri umani desiderano più che mai accorciare le distanze e viaggiare il mondo velocemente e senza stancarsi, infatti, scali come quello di Fiumicino si presentano come crocevia importantissimi per il progresso della società.
L’aeroporto principale di Roma, oltre a essere il più grande e importante del Paese, è dotato di ogni genere di servizi e comfort sia per i voli di linea sia per chi vola con un jet privato ma per ovvie ragioni alla data della sua inaugurazione era molto diverso da come si presenta oggi. Come ogni grande storia, infatti, anche quella dell’aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma Fiumicino è stata costellata di avvenimenti cruciali e testimone di grandi cambiamenti.
In ogni caso, lo scalo è sempre stato un simbolo di dinamismo e innovazione: un baluardo in grado di immortalare un’Italia in movimento, desiderosa di progresso come non mai. L’aeroporto, infatti, nacque durante i magnifici anni del neorealismo, affermandosi immediatamente come un baluardo in grado di accompagnare il Paese negli anni dello sviluppo culturale ed economico del boom. L’Aeroporto di Roma Fiumicino divenne un monito alla ripartenza, allo sviluppo dell’economia e alla riapertura del Bel Paese ad un mondo che, già allora, risultava straordinariamente connesso. Il Leonardo Da Vinci è stato il cenacolo di figure politiche potenti e lo sfondo di incontri in grado di ridefinire il valore del Paese.
La nascita dell’aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma Fiumicino
La nascita del Leonardo Da Vinci, comunque, non fu collegata soltanto al desiderio di progresso del Paese. In quel periodo, infatti, sorse il bisogno di far fronte all’aumento del traffico aereo capitolino. L’Aeroporto più grande d’Italia fu il frutto della fusione tra due disegni: quello di Riccardo Morandi e Andrea Zavitteri e quello di Amedeo Luccichenti e Vincenzo Monaco. Si giunse ad una svolta significativa nell’agosto del 1958, quando il progetto definitivo venne approvato. I successivi lavori per la costruzione dell’aeroporto sarebbero durati ben 21 mesi.
Ma la nascita del Leonardo Da Vinci fu ricca di sorprese. Già durante gli scavi per la lavorazione, infatti, emersero i resti di cinque navi dell’antica Roma, trasferite, poi, nel Museo delle navi romane di Fiumicino, chiuso dal 2002. Il nuovo scalo romano venne inaugurato in pompa magna il 20 agosto del 1960, a soli cinque giorni dall’inizio dei Giochi Olimpici. Inizialmente, l’aeroporto funse da ausilio a Ciampino, mentre tra il 14 e il 15 gennaio del 1962, la struttura divenne ufficialmente operativa con l’atterraggio del primo aereo di linea, proveniente da New York.
L’evoluzione dello scalo negli anni
Nel corso del tempo, l’aeroporto di Fiumicino si è affermato sull’intero territorio nazionale e, negli ultimi anni soprattutto, ha affrontato un grande processo di ammodernamento. Ne sono un esempio lampante la grande galleria commerciale e l’impianto di cogenerazione che ha permesso alla struttura di essere completamente autosufficiente, grazie alla produzione di energia rinnovabile. Inoltre, nel 2016 venne inaugurata l’area E, destinata ai voli Extra Schengen. Ad oggi, il Leonardo Da Vinci presenta numerosi riconoscimenti e primati, tra cui il prestigio di aver installato per primo in Italia gli E-Gates 51, con cui automatizzare completamente le procedure di controllo del passaporto: una scelta efficiente, se si pensa che è l’aeroporto più frequentato e apprezzato in Italia.