Quando sostituire lo scaldabagno – i segnali inequivocabili
Molte persone giustamente si chiedono quando sostituire lo scaldabagno perché si tratta di una gestione importante che può essere dovuta a vari fattori tra cui l‘età del dispositivo, l’efficienza energetica, nonché i costi di riparazione e le esigenze specifiche di ogni cittadino.
In questo articolo vogliamo vedere quelli che possono essere i sintomi e i segnali che possono indurre a fare questa sostituzione, analizzando alcuni degli scaldabagni che sono disponibili sul mercato.
Molto banalmente uno dei segnali che può far propendere alla sostituzione è l’età che avanza dello scaldabagno, il quale non può durare più di 10 o 15 anni: ed ecco perché se questo tempo è stato superato si deve considerare questa opzione.
Inoltre, se a un certo punto ci accorgiamo che il nostro scaldabagno richiede riparazioni troppo spesso, facendoci spendere troppi soldi può essere più conveniente sostituire il dispositivo anziché continuare in questa strada.
Se non dimentichiamo nemmeno il fatto che i modelli più vecchi sono meno efficienti dal punto di vista energetico rispetto alle nuove tecnologie: ed ecco perché una sostituzione può portare a risparmi significativi sulle bollette nel lungo termine.
In alcuni casi invece si opterà per questa sostituzione perché ci si rende conto che lo scaldabagno non è in grado di fornire una quantità sufficiente di acqua calda per quelle che sono le esigenze familiari, e di conseguenza c’è bisogno di fare un cambio.
Ovviamente non è una cosa che si fa a correggere e bisogna farsi aiutare dagli esperti, in modo da non fare errori che porterebbe a sprecare soldi inutilmente
Scaldabagno disponibili sul mercato
Quindi quando decidiamo di fare questo passo dobbiamo farci supportare gli esperti i quali potrebbero fare anche per loro a casa nostra per consigliarti quella che è la soluzione migliore, in base alle caratteristiche della nostra abitazione, e in base anche quello che è il nostro budget.
Per fortuna ci sono diverse opzioni a nostra disposizione sul mercato partendo dagli scaldabagni ibridi che combinano un serbatoio di stoccaggio con una tecnologia senza serbatoio, proprio per massimizzare l’efficienza energetica e per rendersi perfetti per quelle persone che hanno bisogno di un equilibrio tra efficienza e capacità di stoccaggio.
Inoltre abbiamo anche gli scaldabagni senza serbatoio e cioè quei modelli che riscaldano l’acqua in maniera istantanea mentre sta scorrendo, utilizzando il sistema.
Si tratta di modelli che sono più compatti e che possono essere più efficienti dal punto di vista energetico, dovendo però richiedere una spesa iniziale più elevata. Alcune persone inoltre potrebbero optare per quei modelli che utilizzano l’energia solare per riscaldare l’acqua. Però in questo caso si tratterebbe di una certa ecologica che può richiedere un investimento iniziale più significativo, che però andrà ottimizzato nel lungo termine.
In definitiva dobbiamo dire che la decisione di sostituire uno scaldabagno deve essere basata su una valutazione approfondita dei sintomi, che hanno a che fare con il malfunzionamento o con l’età dello strumento, o ancora con quelle che sono le esigenze specifiche di ogni singola persona.
Nel momento in cui si fa la scelta bisogna considerare tutte le opzioni disponibili sul mercato, cercando di capire quello che è il budget a disposizione.