Controllo fumi caldaie Baxi – quando è necessario intervenire
Risulta importante chiedersi la differenza tra la manutenzione e il controllo fumi caldaie Baxi, tenendo presente che entrambe le cose sono fondamentali per chi vuole assicurarsi un continuo e corretto funzionamento del suo dispositivo di riscaldamento in casa.
Allo stesso tempo però è necessario conoscere la differenza tra le due operazioni per evitare di fare confusione. Questa è una cosa che bisogna fare prima di richiedere una verifica dell’impianto a un tecnico specializzato.
In pratica quando si parla della manutenzione della caldaia ci si riferisce a un controllo che viene fatto nell’ottica di monitorare il corretto funzionamento dell’impianto, e di pulire sia lo scambiatore di regolazione che il bruciatore, i quali sono entrambi due elementi fondamentali della caldaia.
Invece per quanto riguarda il controllo dei fumi è legato all’analisi dell’ossido di carbonio della combustione che si concentrano nell’impianto, tenendo presente che circa 10 anni fa è entrata in vigore la legge relativa ai controlli per le caldaie.
Essa riguarda tutto quello che ha a che fare con la periodicità del monitoraggio dell’impianto, nonché della manutenzione del dispositivo, la quale non è più annuale, ma deve essere fatta seguendo le prescrizioni e la veridicità indicate nel libretto di istruzioni, in base appunto alla normativa vigente.
In pratica quindi è obbligatorio chiedere la manutenzione della propria caldaia a un tecnico specializzato nel centro assistenza marchio, che in questo caso ha a che fare con l’azienda Baxi, leader del settore.
Però per quanto riguarda la periodicità del controllo ribadiamo che può variare in base a quello che vediamo scritto nelle istruzioni tecniche del dispositivo.
Ricordiamo che, nel caso in cui non dovessimo possedere le istruzioni dell’impianto, in quanto non abbiamo il libretto, sarà l‘azienda specializzata che si è occupata della prima manutenzione a consigliarci la frequenza da rispettare, proprio per quanto riguarda il controllo del dispositivo.
Altre informazioni sul controllo dei fumi
Per quanto riguarda invece il controllo dei fumi della caldaia nonché del rendimento di combustione, diciamo che a stabilire la periodicità di questa operazione importante, è la legge del 2013, che afferma che dovrebbe essere fatta ogni due anni per impianti termici a combustibile liquido o solido, e con potenza uguale o inferiore ai 100 kW, mentre ogni anno nel caso di impianto termico con combustibile solido o liquido, e con potenza superiore a 100 kW.
Invece dovrà essere fatta invece ogni 24 mesi nel caso in cui avrà a che fare con un impianto a gas GPL o metano, con potenza superiore a 100 kW, o ancora ogni 4 anni se la potenza è inferiore.
In definitiva questo lavoro è molto importante e dovrà essere fatto da un tecnico specializzato, il quale riuscirà a prelevare i prodotti di combustione misurando i valori, per capire se sono conformi a quelle che sono indicate nella normativa.
Infine vogliamo parlare del bollino blu che viene rilasciato nel momento in cui sarà concluso il controllo proprio relativo all’efficienza energetica della caldaia, che sarà fatto dal tecnico specializzato, il quale alla fine della verifica, e cioè dopo aver fatto un controllo sui fumi, nonché un check sul funzionamento dell’impianto, dovrà eventualmente consegnare il bollino al cliente.