I treni francesi ad alta velocità copriranno il 15% del mercato italiano entro il 2030
Alta velocità made in France da Torino per Milano, Bologna, Firenze, Roma e Napoli e verso Venezia. Non un sogno, ma la realtà. I treni francesi si preparano ad entrare sul mercato italiano dell’Alta velocità. La Société nationale des chemins de fer (Sncf) ha presentato a Rfi (gestore della rete italiana), domanda per un accordo quadro. Sncf già opera in Italia con un servizio transfrontaliero tra Parigi, Torino e Milano. “A questo affiancheremo l’ingresso sul mercato domestico” ha spiegato Krakovitch, aggiungendo che i primi treni sui binari italiani dell’Av arriveranno “progressivamente dal 2026” sulle direttrici Torino-Napoli e Torino-Venezia. “Abbiamo l’ambizione di arrivare a coprire il 15% del mercato entro il 2030” ha spiegato Krakovitch.
Tutto “merito” o “demerito” della liberalizzazione ferroviaria. “Perché in Italia? Perché pensiamo che l’alta velocità sia ben sviluppata, ma c’è ancora una possibilità di sviluppo, pensiamo che questo mercato non sia ancora saturo” ha spiegato. L’offerta sarà quotidiana con nove treni andata e ritorno tra Torino, Milano, Roma e Napoli e 4 andata e ritorno tra Torino e Venezia. Il treno usato sarà il nuovo Tgv M, le cui prime consegne sono previste per il secondo semestre del 2025. Si punta ad ampliare l’offerta coprendo altre destinazioni, compreso il sud Italia, non appena le infrastrutture lo permetteranno. Questo è l’obiettivo del piano di trasporto, richiesto formalmente a Rfi sotto forma di accordo quadro della durata di 15 anni.
Per quest’operazione Sncf Voyageurs metterà a disposizione 15 convogli TgvM, che saranno adattati alle infrastrutture italiane. Si tratta di treni che saranno anche più ecologici (-37% di consumo energetico rispetto ai treni ad alta velocità attualmente circolanti sulla rete italiana). Sncf Voyageurs è presente in 9 Paesi europei al di fuori della Francia e un terzo dei suoi clienti sono internazionali. E’ presente anche sul mercato italiano dal 1995 con il servizio Artesia e dal 2011 con il servizio transfrontaliero Tgv Inoui, con tratte quotidiane di andata e ritorno tra Milano, Torino e Parigi.
La strategia di sviluppo di Sncf Voyageurs si pone l’obiettivo di raddoppiare il numero di passeggeri in Europa nei prossimi dieci anni. In Italia, dunque, Sncf farà concorrenza agli altri due operatori già presenti sull’Alta velocità, Trenitalia del Gruppo Fs e Italo-Ntv. È la testimonianza della qualità del nostro modello concorrenziale sull’alta velocità. È il risultato di una rivoluzione tecnologica per gli operatori, anche per i test di collaudo sulle reti che vanno nella direzione della totale interoperabilità negli anni fieramente osteggiata dai Paesi e ora spinta da Bruxelles. Stavolta l’Italia gioca un ruolo di primo piano. Perché la concorrenza da noi è realtà da diversi anni e ha finito per aumentare esponenzialmente la domanda di passeggeri. Trenitalia è già un attore europeo. Già opera in Inghilterra (anche sulla Londra-Edimburgo), è partita nel 2021 la Milano-Parigi, opera già in Germania con la controllata Netinera nel trasporto pendolare, in Grecia e in Spagna da novembre 2022 con le corse Madrid-Saragozza-Barcellona, Valencia e Cuenca.