Il glaucoma è una malattia oculare cronica, silenziosa e progressiva che, se non diagnosticata e trattata in tempo, può portare a una perdita permanente della vista.
È una patologia subdola, spesso priva di sintomi nelle fasi iniziali, che colpisce il nervo ottico, ovvero il canale attraverso cui le informazioni visive raccolte dalla retina vengono trasmesse al cervello.
Quando questo nervo viene danneggiato, si verificano alterazioni del campo visivo che iniziano dalla periferia e, se non si interviene, possono estendersi fino a coinvolgere la visione centrale, causando cecità.
Il glaucoma, dunque, può avanzare senza alcun dolore o segnale evidente, per questo è difficile accorgersi del problema fino a quando il danno non è già significativo.
Si rivela fondamentale, dunque, conoscere la malattia, sapere chi è più a rischio e comprendere come riconoscere anche i segnali più lievi.
Nonostante la sua gravità, il glaucoma è controllabile: grazie ai progressi della medicina oculistica e alle tecnologie diagnostiche avanzate, è possibile individuarlo precocemente e intervenire per rallentarne l’evoluzione, proteggendo la vista e migliorando la qualità della vita.
Se sospetti di avere problemi visivi o se hai superato i 40 anni, è importante prenotare un controllo presso uno specialista o un centro ottico a Roma, o in qualsiasi altra città, con esperienza e strumenti diagnostici avanzati.
Il glaucoma è una malattia degenerativa del nervo ottico, causata nella maggior parte dei casi da un aumento della pressione intraoculare.
Questo incremento di pressione danneggia progressivamente le fibre nervose che trasmettono le informazioni visive al cervello.
Con il tempo, la visione periferica si riduce e, nei casi più gravi, si può arrivare alla cecità totale.
Le forme più comuni di glaucoma includono:
Il glaucoma ad angolo aperto, la forma più diffusa, è spesso asintomatico nelle fasi iniziali: la perdita della visione periferica si manifesta in modo così graduale che molte persone non se ne accorgono fino a quando la malattia è già avanzata. In questa fase, si ha la sensazione di guardare attraverso un tunnel, mentre la visione centrale rimane intatta.
Il glaucoma ad angolo chiuso, invece, si presenta con sintomi molto più evidenti come dolore intenso all’occhio, arrossamento, mal di testa, nausea, vomito e visione offuscata, spesso accompagnata da aloni colorati intorno alle luci. Questa forma è un’emergenza medica e richiede un intervento tempestivo per salvare la vista.
La causa principale del glaucoma è un’anomalia nel drenaggio dell’umor acqueo, il fluido che riempie la parte anteriore dell’occhio, tra la cornea e il cristallino.
Quando il liquido non riesce a defluire correttamente, la pressione interna dell’occhio aumenta e danneggia il nervo ottico.
I fattori di rischio sono spesso da ricondurre a un’età superiore ai 40 anni, una ereditarietà familiare di glaucoma, a difetti visivi come miopia elevata o ipermetropia grave, a una pressione oculare elevata riscontrata in passato, nonché a traumi oculari, diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari e l’uso prolungato di farmaci cortisonici, anche in forma di colliri o spray nasali.
La diagnosi precoce è fondamentale per proteggere la vista. Durante una visita oculistica, vengono eseguiti diversi esami tra cui la tonometria, che misura la pressione intraoculare, e l’oftalmoscopia, che consente di osservare il nervo ottico.
Il test del campo visivo è importante per individuare eventuali perdite della visione periferica, mentre la pachimetria misura lo spessore della cornea, dato utile per interpretare correttamente i valori della pressione oculare.
L’OCT, ovvero la tomografia a coerenza ottica, è uno strumento diagnostico molto preciso che analizza lo stato delle fibre nervose e del nervo ottico. Tutti questi esami possono essere effettuati presso un buon centro ottico a Roma o in una clinica oftalmologica specializzata.
Il glaucoma non si può curare in modo definitivo, ma può essere tenuto sotto controllo con trattamenti specifici. Il primo approccio consiste generalmente nell’uso di colliri ipotonizzanti, che abbassano la pressione oculare riducendo la produzione di umor acqueo o migliorandone il drenaggio.
In caso di inefficacia o intolleranza ai farmaci, si può ricorrere alla terapia laser. La trabeculoplastica, ad esempio, stimola il sistema di drenaggio dell’occhio, mentre l’iridotomia crea un piccolo foro nell’iride per facilitare il passaggio del liquido intraoculare.
Nei casi più gravi o resistenti, può rendersi necessario un intervento chirurgico, come la trabeculectomia o l’impianto di dispositivi di drenaggio come valvole o microstent.
Questi interventi, seppur più invasivi, possono prevenire il peggioramento della malattia.
Prevenire il glaucoma significa principalmente sottoporsi a controlli regolari; dopo i 40 anni, è consigliabile effettuare almeno una visita oculistica completa all’anno.
Se ci sono casi di glaucoma in famiglia, è importante informare il medico; inoltre mantenere uno stile di vita sano, controllando la pressione arteriosa e la glicemia, evitando il fumo e l’abuso di farmaci, è altrettanto essenziale.
È buona prassi non utilizzare colliri cortisonici senza prescrizione e non sottovalutare eventuali fastidi visivi: affidarsi a professionisti qualificati e a centri dotati di tecnologia moderna è fondamentale per una diagnosi tempestiva.
Inoltre, sebbene gli occhiali non possano curare il glaucoma, possono comunque giocare un ruolo importante nel migliorare il comfort visivo quotidiano, nell’adattare la visione alle nuove esigenze e, in alcuni casi, nel proteggere ulteriormente la vista, ecco con quali tipologie:
Gli occhiali non fermano il glaucoma, ma sono un alleato fondamentale per migliorare la qualità della vita, proteggere gli occhi e adattarsi alle nuove esigenze visive, dunque è importante affidarsi a un ottico specializzato o a un centro ottico con esperienza in casi di ipovisione per scegliere le soluzioni più adatte.
Insieme alla terapia medica prescritta dall’oculista, gli occhiali possono fare la differenza nel quotidiano di chi convive con questa malattia.
Il glaucoma, in definitiva, è una patologia seria ma affrontabile, a patto che venga scoperta per tempo: il danno al nervo ottico è irreversibile, ma se la malattia viene diagnosticata nelle sue fasi iniziali è possibile arrestarne la progressione e conservare una buona qualità della vita.
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