Morto Claudio Risi: una vita di successi tra cinema e televisione
I ragazzi della 3C. E’ una delle serie televisive di culto, in onda tra il 1987 e il 1989, a cui sarà per sempre legato il nome di Claudio Risi. Il registra è morto a 71 anni a Roma. Figlio di Dino e fratello maggiore di Marco, era ricoverato da due mesi in ospedale dopo essere stato colpito da un infarto.
Era Figlio d’arte. Claudio aveva appreso il mestiere lavorando con i più grandi, non solo suo padre. Era stato aiuto regista di Mario Monicelli nel 1972, per il film “Vogliamo i colonnelli”. Per dieci anni poi aveva lavorato accanto a papà Dino, facendo da aiuto in una decina di film a partire dal capolavoro “Profumo di donna”, con Vittorio Gassman. Aveva anche fatto da montatore, curando il montaggio de “Il commissario Lo Gatto”.
Poi regista tra cinema (“Windsurf – Il vento nelle mani”) e televisione (“Yesterday – Vacanze al mare”). Tra il 1987 e il 1989 aveva diretto le tre stagioni della serie televisiva “I ragazzi della 3C”. Grazie alla serie vinse due Telegatti per il miglior telefilm italiano, ma consegnò alla storia della tv il primo serial giovanile in stile americano, diventato un cult, con una serie di personaggi diventati celebri, dall’ingegner Zampetti interpretato da Guido Nicheli, al Bruno Sacchi di Fabrizio Bracconeri.
Per la televisione aveva curato la serie “S.P.Q.R.”, “Sei forte maestro 2” e collaborato alla quarta stagione di “Un ciclone in famiglia”. Nel 2005 aveva firmato insieme al padre la regia del documentario “Rudolf Nureyev alla Scala”. Le sue ultime regie erano state quelle dei cinepanettoni “Matrimonio alle Bahamas” (2007) e “Matrimonio a Parigi” (2011), entrambi con Massimo Boldi protagonista.