Joe Barbieri, il nuovo singolo è “Retrospettiva futura”
È disponibile sulle piattaforme digitali e in rotazione radiofonica “Retrospettiva futura”, il nuovo singolo di Joe Barbieri che anticipa l’uscita dell’album live antologico per festeggiare i 30 anni di carriera del cantautore napoletano.
“Retrospettiva Futura” è la prima delle tre bonus track che anticipano la release ed è simbolicamente tutto quello che questo nuovo progetto può esattamente rappresentare per Barbieri: un amoroso sguardo sulla strada finora fatta ed al contempo l’appassionato slancio verso tutto quel che di nuovo arriverà. Ma “Retrospettiva Futura” è anche una rovente dichiarazione d’amore verso il cinema, forma d’arte verso la quale Joe ha più volte dichiarato di voler dedicare parte delle proprie composizioni in futuro: “spesso ho la sensazione di vivere quel mi accade come se mi trovassi nella scena madre di un film, alla quale ho il desiderio di offrire il tema sonoro più opportuno.” – racconta Barbieri – “È sempre stato con questa attitudine che ho scritto la mia musica, con una perenne suggestione filmica che mi stordisce e mi emoziona. Sono inoltre convinto che nella mia seconda giovinezza il ruolo della musica per immagini diverrà più centrale e più ricco”.
“Retrospettiva Futura” intanto è un funk morbido e pulsante, al quale ha preso parte la band di Joe Barbieri (Pietro Lussu al piano elettrico, Daniele Sorrentino al basso acustico e Bruno Marcozzi alla batteria) oltre a Chris Ott (trombone), Bence Táborszky (tromba), Samuel Da Silva (sax tenore) e l’Onda Nueve String Quartet (Andrea Esposito, Paolo Sasso, Luigi Tufano, Marco Pescosolido). Di Joe infine sono le chitarre classiche ed elettriche, e le percussioni; oltre alla produzione e all’arrangiamento.
Barbieri ha attualmente all’attivo 6 album di brani originali (“In Parole Povere” 2004, “Maison Maravilha” 2009, “Respiro” 2012, “Cosmonauta Da Appartamento” 2015, “Origami” 2017 e “Tratto Da Una Storia Vera” 2021), oltre ad un cd+dvd dal vivo (“Maison Maravilha Viva” 2010) registrato all’Auditorium Parco della Musica di Roma e due dischi-tributo entrambi dedicati ai suoi numi tutelari nel jazz: ovvero Chet Baker (“Chet Lives!” 2013) e Billie Holiday (“Dear Billie” 2019).
La sua musica (venduta in decine di migliaia di copie) è pubblicata in molti Paesi del mondo, e la sua personale cifra stilistica – che lega la canzone d’autore al jazz e alla musica world – lo ha portato nel corso degli anni ad incrociare collaborazioni con colleghi in ciascuno di questi ambiti (da Omara Portuondo a Stefano Bollani, da Stacey Kent a Luz Casal, da Jorge Drexler a Hamilton De Holanda) ed a calcare alcuni tra i palchi più prestigiosi del pianeta.