Protagonisti della Serie A in positivo e in negativo: ecco quelli dell’andata
Rabona Scommesse come tutti i bookmakers operanti nel settore del betting avevano dato l’Inter tra le favorite per lo scudetto. Le previsioni sono state ampiamente rispettate. Gran parte di questo risultato si deve a Lautaro Martinez, capitano dell’Inter, capocannoniere della Serie A con numeri importanti (16 reti in 17 gare di campionato disputate). L’argentino si è letteralmente caricato sulle spalle l’Inter facendosi da esempio da seguire per i nerazzurri. Il Toro al momento ha rifiutato offerte di ingaggio faraonici per rimanere a Milano. Forse non esistono più le bandiere, ma Lautaro è l’eccezione che conferma la regola.
L’altro protagonista della lotta scudetto è mister Massimiliano Allegri, un allenatore cinico e concreto. La sua Juventus non sarà votata all’attacco e non avrà trame di gioco raffinato, ma è una squadra capace di dare filo da torcere all’Inter.
Sul fronte delle squadre la vera rivelazione del girone d’andata della Serie A è il Bologna. Il Bologna dimostra che il calcio non si fa solo con i soldi e i grandi campioni ma esiste ancora uno sport incentrato sul saper fare calcio, sulle professionalità che nascono in provincia e arrivano in alto con le loro forze.
La serie prima parte della stagione ha regalato buone notizie perchè ci sono giovani promettenti come Calafiori, Soulé, Carboni, Zirkzee, Yildiz, Ferguson, Gudmundsson, che possono rubare la scena a chi è già un top player. Una buonissima speranza per un calcio italiano in crisi economica evidente e che deve trovare il modo di uscirne anche valorizzando i giovani. Questi nomi non sono gli unici perché ci sono da segnalare anche Lucca dell’Udinese, Kayode della Fiorentina, Jimenez e Chaka Traorè del Milan.
Passiamo invece ai voti negativi che vanno innanzitutto al campionato di Serie A nel suo complesso che è reso interessante solo da una lotta scudetto che lo scorso anno non c’era e da un affollamento nella zona europea. Per il resto è tutto più mediocre, verso il basso, sia la quota Champions sia quella salvezza.
La pagina più buia riguarda il Napoli dello scudetto demolito dalle scelte del patron De Laurentiis, che si è illuso di potere fare tutto da solo, di avere aperto un ciclo vincente, di potere vincere senza continuare ad investire. ADL ha perso Spalletti che prima si è concesso un anno sabatico salvo poi con una giravolta accasarsi sulla panchina della Nazionale italiana. Poi ha affidato la squadra a Garcia, senza crederci mai davvero e senza che fosse accettato dallo spogliatoio. Poi ha puntato sull’usato sicuro chiamando Mazzarri come traghettatore. In questo caso lo spogliatoio l’ha sostenuto ma lui, vuoi anche perché tutto gira male, non si è dimostrato all’altezza. Una corazzata è stata trasformata in un’armata inoffensiva. Davvero un grosso peccato…