22 Novembre 2024
Cultura e Società

A Roma animali fantastici oltre lo spazio e il tempo

Animali fantastici come metafora di grandi enigmi cosmici e il pensiero creativo come strumento per indagarli. Il Museo civico di zoologia in via Ulisse Aldrovandi è il luogo di conservazione di reperti naturalistici utili a comprendere il passato del pianeta ed anche a scoprirne il futuro. Fino al 21 luglio il museo ospita una Camera delle meraviglie costituita dall’esposizione dedicata al grande naturalista del 1500 a cui la mostra è intitolata: Oltre lo spazio, oltre il tempo: il sogno di Ulisse Aldrovandi.

Una originale esposizione di reperti, dipinti, sculture e video che tra arte e scienza, suggerisce un metodo interdisciplinare per ispirare un pensiero scientifico creativo con cui andare alla scoperta dell’ignoto. Una mostra che rende omaggio alla Monstrorum Historia, la celebre opera dell’Aldrovandi che consiste in un trattato universale su mostri fantastici e altri prodigi sovrannaturali. Proprio quegli immaginari, futuribili animali che ritroviamo sulla locandina e che nel gioco che ci propone la mostra rappresentano le grandi incognite, sfide assolute della scienza contemporanea.

Il binomio arte e scienza come creatività, il reperto come dato confrontabile con una realtà che ancora non conosciamo ma che, appunto, potrebbe somigliare a qualcosa di già noto. Ecco allora il senso delle opere d’arte di Nicola Samorì. O dell’analogo marziano, la roccia dell’isola di Pico, nelle Azzorre, che – come recita la targhetta – “è stata prelevata da un tunnel di scorrimento della lava probabilmente simili a quelli marziani, ritenuti tra i luoghi migliori per l’insediamento umano”. Non solo reperti e opere d’arte, la mostra ospita anche dispositivi tecnologici interattivi con tanto di joystick, video ed una interessante intervista sull’intelligenza artificiale di Mario Rossetti. Un punto di vista quello del professore di Fisica teorica che crede nella necessità di creare una società di liberi, creativi, visionari, curiosi.

Il percorso espositivo propone un’esperienza interattiva e multisensoriale, per coinvolgere grandi e piccini in un gioco che stimolando la curiosità lasci il pensiero libero di spaziare in ogni ambito della conoscenza procedendo liberamente, senza compartimenti stagni. Della possibilità di sviluppare una riflessione aperta, libera, creativa attraverso un metodo multidisciplinare. Una open mind con cui studiosi e ricercatori procedono anche per ipotesi creative ed intrepide o per raffronti con quanto già si conosce.

E’ ai curiosi di ogni età che è rivolta questa intrigante esperienza. Ciascuno potrà compiere il proprio percorso, ispirandosi al metodo Aldrovandi, straordinario osservatore e fautore del moderno museo di storia naturale. La mostra prodotta da Fondazione Golinelli e SMA – Sistema Museale di Ateneo, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e realizzata in collaborazione con INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica e promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è stata presentata prima a Bologna ed ora finalmente è arrivata anche nella capitale, dove resterà al Museo civico di zoologia  fino al 21 luglio.

Per tutti un appuntamento da non perdere per essere pronti ad un futuro prossimo in cui avremo basi lunari operative e per preparaci a seguire la Exo Mars 2028, missione europea su Marte con strumentazione italiana. Un modo divertente per imparare da un fantasioso e curioso scienziato del 1500 come guardare al nostro futuro di umanità 3.0.