7 Dicembre 2024
Medicina, Salute, Benessere

Danni estetici: gli strumenti a disposizione per una tutela legale

I danni estetici possono comportare numerose difficoltà soprattutto se, a seguito di un intervento chirurgico sbagliato, un uomo o una donna sperimentano ripercussioni fisiche di una certa entità.

Quando si parla di un danno estetico, si fa riferimento ai riscontri negativi che quest’ultimo può avere nella sfera fisica e psicologica del soggetto, compromettendone l’integrità nel lungo termine: la stessa legge lo definisce un danno biologico.

La salute del soggetto viene lesa dal punto di vista estetico; un danno estetico potrebbe essere relativo sia ad un intervento andato male, con effetti visivamente poco armonici: si pensi alle operazioni chirurgiche relative al seno o al naso o a molte altre, come una cicatrice particolarmente visibile o la lesione degli organi del soggetto.

Il diritto si è aggiornato per dare, a chi si sottopone agli interventi chirurgici estetici, una serie di tutele legali a cui fare riferimento nel caso in cui il proprio intervento non sia riuscito: inizialmente il danno estetico veniva risarcito solo quando la parte lesa, a seguito dell’intervento, si ritrovava in una condizione fisica talmente debilitata da non poter produrre più reddito e dunque provvedere al proprio sostentamento.

Oggi il danno estetico che determina il peggioramento psicofisico del soggetto è riconosciuto come un danno biologico che può pregiudicare sia psicologicamente che fisicamente il benessere dell’individuo e del suo futuro, per questo oggi esistono avvocati specializzati che offrono consulenza legale per un risarcimento danni anche in questi casi, fornendo un importante ausilio legale a chi sperimenta questa tipologia di situazione.

Le ripercussioni psicologiche di un danno estetico

Le ripercussioni psicologiche di un danno estetico possono essere particolarmente lesive del benessere psico-fisico di un soggetto: spesso, chi si sottopone a chirurgia sente la necessità di cambiare il proprio corpo, una necessità che va accolta e che per fortuna, oggi, permette a tutti di fruire di servizi ottimali che aiutino gli individui ad apprezzare il proprio corpo.

Molti altri soggetti, invece, hanno la necessità di sottoporsi ad un intervento chirurgico per motivazioni di salute a causa di malformazioni, visibili problemi estetici o a seguito della diagnosi di un tumore -si pensi a quello della mammella-.
Le operazioni alle quali si sottopongono generalmente i soggetti sono:

  • ritocchi filler e lifting al viso
  • mastoplastica
  • rinoplastica
  • liposuzione

Quando un’operazione estetica non va per il verso giusto, i danni possono essere anche di tipo relazionale e pregiudicano il benessere dell’individuo nei momenti in cui si espone alla società; quest’ultimo infatti potrebbe sperimentare stati d’ansia e di inadeguatezza, depressione, difficoltà di socializzazione e molto altro.

In questi casi la maggior parte dei pazienti afferma di avere delle remore nella socializzazione sperimentando una compromissione dei rapporti interpersonali.

Danno estetico e aspetto legale

Quando si decide di sottoporsi ad un intervento chirurgico, sarebbe bene informarsi previamente, nel caso in cui qualcosa dovesse andare storto, di tutti gli strumenti legali a disposizione e delle casistiche.

Sapere come chiedere un risarcimento danni da danno estetico potrebbe essere un ottimo modo per non farsi cogliere impreparati e per avere un riconoscimento congruo del proprio disagio psico-fisico e relazionale.

Per un danno estetico, avanzare un’azione legale di risarcimento significa soprattutto accertare che, in quel particolare caso, il medico chirurgo abbia avuto una responsabilità determinante e che sia andata oltre all’accordo e alle aspettative che erano state concordate con il paziente.

Il medico ha comunque degli obblighi ben precisi prima di effettuare un intervento chirurgico: questi consistono, innanzitutto, nel comunicare al paziente quali potrebbero essere i possibili rischi o anche i miglioramenti che possono essere conseguiti.

Il nesso di causalità tra la miglioria dello stato estetico del paziente e della responsabilità del chirurgo non possono prescindere dalle prove: il risarcimento può essere richiesto quando, a causa del danno, il paziente è costretto a sottoporsi ad altri interventi che potrebbero anche causare dei rischi o, ancora, quando si incide in maniera particolarmente significativa sull’estetica del paziente a causa di un intervento andato visibilmente male.