16 Marzo 2025
Istituzioni e Politica

Potere al Popolo: no alla speculazione di Gualtieri e Rocca sulle periferie

Oggi 6 febbraio, Potere al Popolo è stato presente a Tor Bella Monaca per contestare la presenza di Gualtieri e Rocca nei quartieri periferici di Roma. Presso la Sala cinema Cerone di Tor Bella Monaca, il Municipio VI ha organizzato un evento intitolato “Giubileo delle Periferie”. Tra gli ospiti, figuravano il presidente della Camera, alti esponenti della Chiesa, il presidente della Regione Rocca, il sindaco Gualtieri e il presidente del Municipio Franco. Un chiaro esempio di come istituzioni e partiti, quando si tratta di ristrutturare la città a vantaggio della speculazione, riescano a lavorare all’unisono.

“L’evento ha ulteriormente confermato come l’operazione Giubileo coinvolga sia il governo Meloni che la cosiddetta opposizione, entrambi impegnati a svendere le periferie romane per favorire il profitto dei privati, mentre il territorio e il patrimonio pubblico continuano ad essere lasciati in completo abbandono, con conseguenze drammatiche per le popolazioni che vi abitano” denuncia Potere al Popolo.

“I fondi del Giubileo e del PNRR, destinati alla città, stanno alimentando ulteriormente le disuguaglianze sociali e territoriali. Mentre da un lato Roma diventa una vetrina per turisti e speculatori, dall’altro le periferie si trovano ad affrontare gravi emergenze in ambiti fondamentali come sanità, casa, rifiuti, trasporti, scuole e ambiente. Le amministrazioni in carica stanno trasformando le periferie in discariche o, peggio, le stanno consegnando nelle mani di chi potrà sfruttarle per trarne il massimo profitto”. “Comitati cittadini, studenti, lavoratori e lavoratrici, donne e abitanti di Tor Bella Monaca e delle periferie hanno alzato ancora una volta la loro voce, ribadendo che non c’è spazio per chi mette il profitto al primo posto, a discapito delle persone che vivono Roma”. E’ quanto aggiunge Potere al Popolo nella nota. Per questo, il 1° marzo Potere al Popolo sarà sotto la Regione per ribadire che l’unico modello di città che si vuole è quello della città pubblica, al servizio di tutti.