10 Luglio 2025
Industria, Artigianato, Arredamento

Guida alla scelta del pavimento bagno: materiali, colori e spessori del gres a confronto

Quando si ristruttura il bagno, la scelta del rivestimento può diventare più complicata del previsto. Tra piastrelle, mosaici, carta da parati e tante altre opzioni, anche chi ha le idee chiare può trovarsi spiazzato. A rendere la decisione ancora più articolata ci sono diversi fattori da tenere in considerazione: dal tipo di materiale alla palette di colori, passando per praticità, facilità di pulizia, resistenza all’umidità e armonia con sanitari e complementi d’arredo. Se siete in cerca della soluzione giusta, non preoccupatevi perché in questa guida vi aiutiamo a orientarvi tra formati, finiture e materiali per trovare il pavimento perfetto per il tuo bagno.

1. Decidere lo stile del bagno: tutto coordinato o mix creativo?

Ammettiamo che quando si tratta di arredare il bagno, ci si ritrova un po’ come davanti all’armadio. Preferite un look sobrio e armonioso o siete fan degli accostamenti più audaci? La scelta delle piastrelle segue la stessa logica: potete puntare su superfici uniformi, che rivestono pavimento e pareti con continuità, oppure osare con contrasti, formati diversi e giochi di texture. Le tendenze del momento amano la coerenza visiva, ma non è detto che debba valere per forza anche in bagno. Se l’idea di variare vi stuzzica, l’importante è trovare il giusto equilibrio. Un’opzione può essere quella di usare il gres porcellanato per creare una sorta di tappeto centrale, abbinandolo magari a mosaici più piccoli sulle pareti. Occhio però agli eccessi: l’effetto wow di oggi potrebbe diventare l’effetto “oddio” di domani.

Gres porcellanato: il tuttofare elegante del bagno

Quando si parla di pavimenti e rivestimenti per il bagno, il gres è una certezza. Versatile, affidabile e bello da vedere, è il materiale che sa reinventarsi con stile: può trasformarsi in un gres porcellanato effetto legno, capace di donare calore e naturalezza all’ambiente, oppure replicare l’eleganza del marmo, la robustezza della pietra o la sobrietà del cemento, mantenendo sempre prestazioni eccellenti. Il suo punto di forza? La resistenza. Il gres affronta umidità, graffi, urti e sbalzi di temperatura senza battere ciglio. Esistono piastrelle realizzate con materiali riciclati, versioni ultrasottili che riducono l’impatto ambientale e superfici antibatteriche che migliorano l’igiene quotidiana. Perfetto per ogni stile e ambiente, dai bagni di casa ai contesti pubblici ad alto traffico, il gres porcellanato è un campione di adattabilità.

2. La scelta del formato fa la differenza: maxi o mini?

Nel regno del gres porcellanato le grandi lastre sono senza dubbio le protagoniste. Imponenti e scenografiche, vestono il bagno con eleganza contemporanea, creando superfici continue e visivamente pulite. Sono piastrelle ideali per spazi ampi, in quanto regalano un effetto sofisticato che ricorda quello delle suite d’albergo. Ma attenzione: in ambienti ridotti, rischiano di sovrastare e togliere profondità. Ecco perché, nei bagni più piccoli o per chi ama uno stile più ricercato, i formati contenuti tornano in auge. Le piastrelle a effetto mattoncino, le composizioni vintage e i motivi geometrici donano carattere e personalità, rendendo ogni parete un piccolo racconto visivo. Giocare con questi elementi può trasformare anche il bagno più semplice in uno spazio accogliente e creativo, dove il dettaglio fa davvero la differenza.

3. Il colore delle piastrelle del bagno: si può osare ma con equilibrio

Dopo aver scelto materiali e formati, arriva il momento di decidere il colore, una delle scelte più decisive per il carattere del bagno. I toni neutri sono sempre una scelta sicura, come il classico tubino nero, perché eleganti, versatili e senza tempo. Ma se amate stupire, potete puntare su soluzioni più vivaci e originali: texture tridimensionali, motivi floreali o disegni geometrici che danno movimento e personalità. I colori di tendenza come il verde salvia, il verde bosco o il mattone, accostati a pattern ispirati al tangram, possono trasformare il vostro bagno in una vera e propria opera d’arte. Certo, serve un pizzico di coraggio, ma il risultato, se ben dosato, sarà sorprendente e unico. Proprio per questo, però, è fondamentale non esagerare con le tonalità: la regola dei tre colori è un ottimo punto di partenza per mantenere un’armonia visiva e non creare confusione. Ecco alcune palette cromatiche perfette per il bagno:

  • Palette romantica: sfumature di rosa come cipria, zucchero filato e sorbetto
  • Palette moderna: bianco, grigio e verde menta
  • Palette classica: crema, albicocca e bronzo
  • Palette glam: bianco, nero e oro

Ricordate che il bagno non è solo uno spazio funzionale, ma un ambiente da vivere, rilassarsi e, perché no, anche da mostrare con stile. Scegliere i colori giusti significa creare un equilibrio tra personalità e armonia, evitando che diventi troppo caotico o, peggio, stancante.

4. L’importanza del fattore resistenza per il rivestimento giusto

Quando si parla di piastrelle per il pavimento del bagno, non basta pensare solo all’estetica o all’impermeabilità. È fondamentale considerare quanto siano resistenti all’usura e al calpestio quotidiano. Un dato importante da sapere è il valore PEI, che indica la capacità della piastrella di sopportare l’abrasione. Se scegliete un prodotto con un valore troppo basso, rischiate che il pavimento si rovini presto e vi toccherà sostituirlo prima del previsto. Per il bagno, il consiglio è di puntare su piastrelle con un PEI almeno pari a 2, in modo da garantire una buona durata nel tempo. Tra i materiali più adatti c’è sicuramente il gres porcellanato: pratico, resistente e che permette di dare al bagno lo stile che vuoi, senza rinunciare alla robustezza.

5. Finitura delle piastrelle: questione di stile, ma anche di praticità

Una volta deciso il materiale, il formato e il colore, c’è un ultimo dettaglio da non trascurare: la finitura delle piastrelle. Lucide o opache? Con superficie liscia o leggermente ruvida? La risposta dipende non solo dal gusto personale, ma anche da esigenze pratiche legate alla pulizia e alla sicurezza. Le piastrelle lucide, ad esempio, riflettono bene la luce e danno al bagno un aspetto luminoso ed elegante. Però c’è un rovescio della medaglia: tendono a mostrare più facilmente aloni, impronte e gocce d’acqua, e possono risultare un po’ scivolose quando sono bagnate. Quelle opache, invece, hanno un aspetto più morbido e naturale, sono meno “delicate” da mantenere e, per molti, anche più moderne. Se poi in casa ci sono bambini o persone anziane, potrebbe valere la pena valutare una finitura antiscivolo: esistono piastrelle con superfici leggermente strutturate che migliorano l’aderenza senza compromettere l’estetica.