Nefesh: la band torna con il nuovo singolo ‘Stalker’ e firma la colonna sonora del pluri-premiato docu-film ‘The Zone’
Torna nelle radio l’originalità e il sound che contraddistingue i Nefesh. Da venerdì 29 maggio sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica STALKER, il nuovo singolo della band marchigiana tra le band aternative rock più apprezzate del settore. Stalker è il brano conclusivo della colonna sonora di The Zone, un docu-film che entra di forza nel mondo sotterraneo degli Stalker: giovani ucraini che entrano nella Zona di esclusione di Černobyl sfidando sia la natura (radiazioni ancora a livelli stellari) che i militari che presidiano tutto il perimetro e l’area interna rendendola legalmente inaccessibile.
Questo entrare senza apparente motivo nella zona di esclusione, ancora permeata di radiazioni altissime, camminando chilometri e chilometri al freddo, a piedi, spesso di notte nella foresta per non farsi scoprire dai militari, rischiando di essere attaccati da lupi o orsi che la popolano, dormendo in posti abbandonati, per raggiungere “la Città Morta” di Pryp’jat’ riscoprendo un mondo che si è fermato nel tempo e dove tutto è rimasto come è stato lasciato nel 1986, trasmette un romanticismo nero, una sorta di nichilismo contemporaneo che passa lo schermo e si attacca addosso allo spettatore.
“Černobyl è l’unico luogo in cui mi sento libero, qui posso essere artefice del mio destino”, dice Jimmy, uno dei protagonisti: “È un grande universo che si insinua nella tua mente”. La parola Stalker riprende il nome dall’omonimo film di fantascienza realizzato nel 1979 da Andrej Tarkovskij e dal precedente libro dei fratelli Strugatzki, da cui ne deriva un’immagine dello Stalker come di una specie di guida che può condurre in luoghi magici e inaccessibili.
La canzone prende spunto dalle parole dei protagonisti di The Zone e del libro e cerca di raccontare in musica questa sensazione di statico tumulto emotivo, di un movimento, di un cammino quasi spirituale che però alla fine sembra non lasciare niente in mano a parte il silenzio delle radiazioni che si attaccano addosso alla pelle e di una vita che non ha altro da offrire oltre a un miraggio scuro di salvezza. Proprio come la leggenda dello Stalker Nero, il mito dello Spirito dello Stalker che vaga nella Zona indossando la maschera antigas e che dovrebbe, forse, proteggere le sue guide come fossero suoi sacerdoti. Stalker Nero, rappresentato nel film e nel video clip da una donna come simbolo di quelle prime morti del disastro nucleare.
Il ritornello del brano richiama una frase di uno dei protagonisti del film. Dopo giorni passati camminando, a un passo dalla città morta, esausti, si chiedono cosa fare e la guida risponde “Bevi, fuma e dormi, come sempre”, piccole cose, piccoli piaceri in momenti fuggenti, una sorta di carpe diem dei nostri tempi.
La coda finale strumentale riprende e porta a compimento il tema del pellegrino, del Der Wanderer Schubertiano, del cammino verso una strana e discutibile meta. I passaggi repentini dal maggiore al minore ne rappresentano l’instabilità e l’incertezza sia fisica che spirituale. Questo finale strumentale di un minuto e mezzo su un brano di 4 e mezzo in cui si esalta il Tema del Cammino del film, suggerisce di fatto che forse il centro di tutto è il cammino stesso più che la mèta da raggiungere.
NOTE BIOGRAFICHE: i Nefesh iniziano a lavorare insieme nel 2005, si sono esibiti in Italia, Lettonia, Slovenia, Inghilterra e Estonia, attualmente con quattro dischi all’attivo: Nefesh (2006), Shades and Lights (2011), Contaminations (2014), Panta Rei (Novembre 2018).
Durante più di 10 anni di attività sono stati presentati dalle riviste specializzate come una fra le migliori realtà alternative rock, su tutti le riviste cartacee Metal Maniac e Rock Hard. Vincono alcuni concorsi nazionali che li portano a esibirsi anche al MEI di Faenza rappresentando la Regione Marche.
Nel 2011 lanciano Shades and Lights con un concerto a Londra seguiti dalle telecamere di SKY per il programma “Music Show”.
Nel 2014 sono nel Baltico per il “Baltic tour – Contaminating the North” presentando il loro terzo lavoro Contaminations, uscito tramite la Revalve Records di Roma da cui sono stati distribuiti digitalmente in tutto il mondo, fisicamente (digipack) in U.S.A., Europa e in Giappone tramite la Tower Records Japan del gruppo Universal Music.
Nel 2015 grazie al Festival Internazionale d’arte contemporanea AR[t]CEVIA, da cui vengono selezionati, partecipano a un progetto artistico, vincitore di un bando europeo “Creative Europe”, che li vede in concerto in Slovenia.
Nel 2016 sono headliner al festival Metal Rock System tenuto nella suggestiva cornice naturale del monte di Arcevia (AN).
Nel 2017 registrano il loro quarto disco Panta Rei che nel 2018 il disco viene ufficialmente lanciato nel mercato.
Nel 2018 si rinnova la line up del gruppo, tra cui il cambio dello storico cantante, arricchendosi di nuove energie e dando vita anche ai progetti acustici paralleli alla standard formazione rock, come il NEFESH ACOUSTIC DUO.