9 Dicembre 2024
Istituzioni e Politica

Palazzo Senatorio si tinge dei colori dell’Ucraina

Ad un anno dall’invasione e dall’inizio della guerra russa all’Ucraina, la città di Roma si stringe ancora all’Ucraina. Oggi, 24 febbraio, in segno di vicinanza e sostegno alle popolazioni afflitte dalla guerra, avrà luogo la proiezione della bandiera ucraina sulla facciata di Palazzo Senatorio e l’illuminazione del Colosseo con gli stessi colori della bandiera. Illuminazione straordinaria dalle 18 alle 24.

Intanto le presidenti e i presidenti dei Consigli comunali delle grandi città, tra i quali la Presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli, hanno scritto una lettera al sindaco di Kiev e presidente dell’Associazione delle città ucraine Vitali Klitschko per esprimere vicinanza e sostegno alla loro battaglia e l’auspicio che si possa arrivare al più presto alla fine del conflitto. La lettera è stata sottoscritta dalle Presidenti e dai Presidenti dei Consigli comunali di Roma, Milano, Napoli, Torino, Bari, Palermo, Catania, Bologna, Firenze, Venezia, Genova, Messina, Reggio Calabria, Cagliari, Aosta, Ancona, Bolzano.

Ecco il testo della lettera.

Gentile Vitali Klitschko – Chair of the Association of Ukrainian Cities (AUC) and Mayor of Kyiv presidente Anci Ucraina.

Caro collega, il 24 febbraio 2023 sarà trascorso un anno dall’invasione russa in Ucraina; un anno di guerra, di violenze e devastazioni che non hanno risparmiato neanche i vostri bambini. Da subito la Nato, l’Unione europea, l’Italia si sono opposte politicamente all’aggressione e schierate a sostegno del vostro popolo oppresso. Oggi, in occasione di questo triste anniversario, vogliamo esprimerti la nostra solidarietà e la nostra vicinanza, e ti chiediamo di far arrivare questo messaggio e il nostro il pensiero a sostegno della coraggiosa battaglia del popolo ucraino alle colleghe e ai colleghi amministratori locali e rappresentanti dei municipi ucraini. Con l’auspicio che un negoziato rispettoso frutto del lavoro della diplomazia internazionale possa portare al più presto alla fine del conflitto, ti salutiamo calorosamente”.